Ciao Pipino
Hai gia ricevuto buonissimi consigli e sono convinto che audirai e che ti aiuteranno. Per me, l’approcio sistematico può essere fatto su due vie diverse:
A. La via dell’esclusione sistematica
Questo comincia colla biologia. Una visita dal andrologo per vedere se ci siano problemi fisici - e naturalmente risolverli se c’è ne sono. Se non ci sono, probabilmente sarai mandato sulla via della psicologia. Questo processo sarà piu lungo ma anche piu sostenibile.
B. La via della probabilità pragmatica
Per me ho notato alcuni segni che il tuo problema è con grande probilità psicologico/mentale. L’approcio sarà allora di confrontarsi di maniera sistematica ai “spettri” che attualmente ti rendono la via difficile. Questo può essere fatto con aiuto professionale o, sè hai persone di referenza e di fida disponibili, anche tra veri amici dal tipo “amico molto piu vecchio/zio/padrone con esperienza della vita” - forse ne hai e puoi parlarli. Non conosco il sistema medicale italiano, allora si deve anche parlare soldi se ti decidi per l’aiuto professionale. E in parallela prendi l’aiuto al livello PE che ricevi da qui. Esercizi da vedere: sopratutto Kegel e edging in piu della Newbie routine sempre raccomandata.
Ma resta la grandissima domanda: come amigliorare la stima di se stesso? Non ci sono soluzioni universale, ognuno deve trovarsi la sua propria verità. Ma forse ti aiutano due storie che ti racconto.
Prima storia: La storia del corpo
Io ero, da bambino, sempre molto svelto. Colla pubertà, che in più ho passato sopratutto in Camerun, ho sviluppato un complesso serioso d’inferiorità al livello del corpo e naturalmente nella mente. Ma l’essere umano ha la tendenza di trovare i piu grandi successi personali basati sulle debolezze personale. Avevo scoperto che, essendo legerissimo, potevo correre rapidamente e sopratutto per distanze molto piu lunghe che i maschioni che erano dintorno à me. Allora, invece di provare di imitarli facendo musculatura (credo che questo lo fai tu) mi ero messo già à 12-13 anni à fare sport che erano favorevole al mio fisico: ciclismo, schi nordico, corsa a lungha distanza, corsa di montagna e ho anche inciominciato d’arrampicare. Mi consideravo sempre come inferiore e debole, malgrado il fatto che mi sono allenato per 3 anni con un certo Markus Ryffel (vai à Google…) e che potevo batterlo in corsa di montagna; malgrado il fatto che avevo vinto una sfida con un certo Werner Günthor su chi era capace di spingere piu di peso colle gambe; malgrado il fatto che dopo una stagione in una squadra di ciclismo semi-professionale avevo abbandonato perchè l’allenamento che facevano era tropo leggero per il mio gusto al’epoca.
A 19 anni, avevo il mio fisico adulto che ho potuto mantenere fino a 35: 183cm e 58-60 kg. Non è magro, è scelettoso! Ma la mia mente storta non vedeva le performanze, vedeva solamente un petto di pollo e spalle da ridere. Anche le mie gambe mi parevano svelto, putroppo che questo ero sempre la parte la piu muscolata del mio corpo.
E la tragedia non era ancora finita! Come avevo mancato l’esame per farmi pilota militare solamente per una miopia scoperta à quel momento, volevo almeno provare al mondo che son’ un “vero uomo” e mi ero iscritto a farmi grenadiere al militare. Ma ancora gli occhiali non andavano bene con quel sogno. Dunque: al “minimo” fare fantassino alpino (credo che in Italia si chiamano Bersaglieri).
Dunque era il momento della scuola per reclute. Ho passato quelle 17 settimane marciando su e giù delle Alpi del Vallese come tutti gli altri. Solamente con una grande differenza: non ero mai stanco, non avevo mai mal di schiena o altri problemi, non mi sono mai lamemtato e quando si trattava di portare armi in piu come il benamato lancia mina (17-21kg) o la mitraglietta lorda (35kg quando è sulla scaffola) al di più delle armi e effetti personali, ero sempre volontario.
E poi è venuto il primo momento chiave nella lunga storia del mio complesso d’inferiorità: una marcia di 50km. Dopo 3km un collega aveva primi problemi di schiena ma volevo continuare - gli ho preso il suo sacco. Dopo altri 3 o 4km, un altro collega aveva anche problemi col piede ma non voleva abbandonare (perche si doveva ripetere individualmente la marcia se non era terminata). Risultato: un fucile addizionale da portare. A km 10, il mio caporale, avendo un corpo (e anche la pelle) come Ben Johnson (che teniva a quel tempo il record mondiale del sprint di 100m) aveva una iperacidità dei bracci - ecco, terzo fucile. Quello che non sapevo era che tutto questo era un mobbing organizzato degli altri perche erano arrabiato che non faticava mai e che facevo degli allenamenti personali ogni giorno quando loro si mettevano già al letto come mosche morte. E in piu ero il solo Svizzero tedescho in una scuola di reclute puramente della Svizzera francofona.
Ho portato per il resto di 40km quasi il peso del mio corpo come carica addizionale. Ho finito terzo su un battaglione di piu di 400 reclute…
Che i superiori e il colonello commandante della piazza d’armi mi hanno felicitato personalmente non era importante. Quello che dopo mi ha cambiato la mente era la confessione dei tre “amici” che si sono scusati dopo - e il rispetto che ho ricevuto da tutti gli altri dopo questa marcia. Avevo finalmente capito che avevo un fisico estraordinario, anche se non si vedeva. Quello che conta da questo giorno per me e la forza e la stamina e non il volume al visuale.
Ne ho avuto ancora altri eventi del stesso genere, e ammetto che gli ho anche cercati per confirmazione, ma cogli anni quel complesso si è ridotto ad un livello che mi va bene. Ammetto che ancora oggi, a 51 anni, vedere un omaccio mi fa un po geloso, ma adesso posso dirmi “che distanza lui sarà capace di fare con 40kg di piu? - Perche io ne faccio 20-30km senz’avere problemi, e ho 51 anni” e la gelosia se ne va.
Seconda storia: Io e i miei secondi passi colle donne
I primi passi erano à 14 anni in Africa. Semplicissimi, dal genere “Mi piaci! Hai voglia?” - un “Si” o un “No” e la domanda era sistemata. Perche perdere tempo à fare lunghi discorsi?
Poi ritornare in Svizzera con 16 anni. Cominciava il tempo dei secondi passi. Io, faccendo il Camerunese direttissimo, ma quante bestemmie e sberle ne ho preso con questa semplice domanda! Io non capivo piu il mondo, e nessuno mi mettiva in mano il manovale segreto per capire donne europee. Combinato col complesso d’inferiorità della prima storia, in poche settimane sono divvenuto il ragazzo il piu timido della Svizzera intera.
Avevo storie da donne, genere amore di gioventu, bocca, lingua e mani ben occupati, ma non osavo piu fare l’ultima domanda per arrivare al obbiettivo “third base” come dicono gli adetti del PUA. Avevo paura, non di sberle, ma di essere ferito al livello emozionale. Se adesso mi ricordo di tutte quelle ragazze, ma quante occasione mancate, quanti segni che oggi sono chiari che non avevo voluto vedere e interpretare! E quante ragazze che ho ferito IO (!) perche non osava! Perche anche una donna si sente male quando la sua proposita non viene accetata.
Per disperanza e curiosità mi ero anche messo sulla pista del omosessualutà. Non era male, non ho avuto esperienze da rigrettare, ma avevo ritrovato la stessa problematica del giocho della seduzione che non potevo fare. E se sono sincero, non sono “abbastanza” omoerotico, un po bisessuale se l’occasione si presenta ma al 95% sono eterosessuale.
Ma come si è risolto questa problematica? E beh, cogli orecchi! :-) Ho la capacità di non solamente parlare ma sopratutto d’ascoltare. Di fare discorsi che vanno in profondità. E poi colle mie qualità di… cuoco. La risoluzione durava alcuni anni ed era molto graduale, ma ho scoperto essere un uomo che sa ben ascoltare e parlare attira la confidenza. E sapere cucinare vuol dire che so viziare le donne. Questo è una “power combination” molto appreziata dal mondo femminile. Confidenza e sentirsi viziata è un passo generale direzione camera da letto.
E quello che mi ha anche aiuto è che avevo avuto affare con donne d’esperienza. Oggi si direbbe Cougar. Loro mi hanno imparato a far l’amore invece di solamente fottere. Questo conta enormamente!
Ah si: se à quel tempo avesse saputo che sono dotato della lotteria genetica di un pisello molto al di sopra della media, sono convinto che il miu sviluppo come persona sarebbe stato diverso. Probabilmente non per il buono, perche sentirsi superiore ha anche il suo pericolo che si chiama arroganza.
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Non so se tutto questo ti porta un po di luce in caverna, ma almeno l’ho provato.
Saluti
R65