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Consigli per iniziare

Consigli per iniziare

Salve, sono nuovo nel PE, e volevo chiedere consigli su come iniziare, e se può fare per me questo percorso. La mia situazione: anni 21, lunghezza flaccid 8.5/9cm e erect 14.2cm (massima, a volte anche 2 o 3 mm in meno), circonferenza erect dai 12.9 ai 13.9 cm (alla base più largo e si restringe a cono in avanti). Situazione psicologica di totale dismorfofobia, sia sulla lunghezza sia sulla forma conica con glande concavo e poco gonfio tra l’altro. Sono qui perché l’unico modo di vivere è di cambiare concretamente le cose, le psicoterapie varie non le considero più ormai. Con il PE principalmente vorrei arrivare ad almeno 16cm, meglio ancora 17, e il "sogno" sarebbe 18, ma diciamo non mi aspetto miracoli, mi andrebbero bene quelli citati. Sulla forma non so se con questo percorso si può fare molto nel caso ve la chiedo qui, però da quanto ho visto si va verso i filler come unica soluzione.

Ero interessato a gli esercizi manuali + terapia con estensore, e provo a elencare le limitazioni che però mi ritrovo:

-ad oggi 0 urologi su 4 consultati disposti a seguirmi

-convivenza ancora coi genitori, problema di non farsi scoprire

-impegni universitari(lezioni in presenza) e lavorativi (post estate inizio tirocinio 5 gg a settimana in presenza dalla mattina 8.30 per tornare sulle 17/18 a casa)

Quello che volevo chiedere, avendo letto diverse routine e funzionamenti di PE qui sul forum, è se potrei compatibilmente con queste limitazioni iniziare secondo voi, o se già in partenza no. In particolare, a parte l’urologo che prima o poi troverò (si spera), sul non farsi scoprire sia negli esercizi, sia nell’uso del extender. Su quest’ultimo, dato che ho letto da utilizzare circa 6h/gg, mai visto dal vivo quanto occupa, si può usare con pantaloni? È vistoso? Si potrebbe anche mentre si va per esempio in università o a lavoro?

Per il resto, in generale, cosa consigliereste come percorso, un’idea del genere può andare, o fareste altro?

Grazie mille a chi vorrà rispondere, è una cosa che mi mangia il cervello da un po’ di tempo.

Ciao Into!
È un vero piacere darti il benvenuto e poterti accogliere nella nostra community!

Ho letto tutto con grande interesse e prima di affrontare punto per punto, vorrei un attimo aprimi con te. Le tue parole hanno rievocato in me parecchi ricordi legati agli anni passati.

Devi sapere che ho scoperto il PE qualche anno prima di iscrivermi a questo forum, all’età di circa 18 anni. Incredibile come un ragazzino possa già avere in testa certi complessi a tal punto da arrivare su un forum simile. Tralasciando quanto spietati fossero già allora i miei coetanei e la società in generale, avevo il tuo stesso problema: la privacy.

So bene cosa significa dover trovare ogni giorno un momento utile per fare la propria routine, in casa, con i genitori presenti. È come cercare di rubare qualcosa in un supermercato senza farsi beccare. Vivi la routine non per goderne il processo, ma sottraendo un altro giorno al destino per riuscire ad allenarti, sperando di restare invisibile. È davvero stressante.

Se posso permettermi, non so quale sia il tuo rapporto con i tuoi, e non è mio intento conoscerlo. Però, in una famiglia normale, alimentata da principi sani, dove c’è amore e rispetto per i sentimenti reciproci, non dovrebbe esserci vergogna o paura nel condividere tutto, persino il PE. Te lo dico con certezza perché ho conosciuto famiglie di amici e delle mie ex, dove la trasparenza era totale, e nessuno giudicava.

Nel mio caso invece, la mia famiglia è sempre stata fredda, critica e molto orientata al successo più che alla comprensione. Condividere debolezze non era tollerato. E il PE, ai loro occhi, sarebbe stato percepito come una fragilità. Così, compravo ciò che mi serviva di nascosto e aspettavo il momento giusto per allenarmi. Solitamente avveniva quando mio padre si chiudeva nel suo studio e mia madre si sdraiava sul divano davanti alla TV. A quel punto, fuggivo in bagno con un orecchio sempre all’erta. Tutto era una corsa. Una dannata corsa contro il tempo. Non mi godevo nulla del processo. Usavo pressioni e trazioni eccessive, mi allenavo male. Per darti un’idea, conoscevo a memoria quanto ci metteva l’acqua del bidet a diventare calda. Quando l’attesa si allungava per problemi idraulici, andavo in crisi e pensavo solo a come velocizzare tutto. Di fatto, morale della favola, mi infortunai.

Non so se la tua situazione familiare sia simile alla mia. Mi auguro sinceramente di no. Ma ti comprendo davvero, e ti abbraccio di cuore perché so cosa si prova. Sei anche molto giovane, e si capisce chiaramente dalle tue parole che sei sveglio e motivato. Ti fa onore.

Comunque, andiamo al sodo.

Parti da misure decisamente interessanti, anche se forse ancora non te ne rendi conto. Anche se il tuo pene ha una forma conica (come il mio), hai una circonferenza di base davvero notevole. Per quanto riguarda la lunghezza, sei perfettamente nella media. So che la dismorfia ti porta a percepirti più piccolo, ma non hai nulla che non va. Il tuo obiettivo è assolutamente alla portata e molti utenti hanno ottenuto anche di più. Non voglio alimentare false speranze: il PE è fatto di attesa, disciplina e costanza. Ma se saprai introdurlo con regolarità nella tua vita, i risultati arriveranno.

Per quanto riguarda la forma, può essere armonizzata, ma non stravolta. Questo è bene che tu lo sappia. Con le tecniche manuali si può migliorare, certo, ma non come vorresti. I filler invece, possono dare un aspetto più pieno e uniforme all’asta, ma sono temporanei e il loro effetto tende a diminuire nel tempo.

Parliamo degli estensori a barella: purtroppo si vedono eccome sotto i vestiti, e portarlo 6 ore al giorno, con la tua routine quotidiana, non è compatibile. Potrebbe esserlo invece un ADS (All Day Stretcher), che usa una cupola a vuoto e una guaina in silicone collegata da un filo al ginocchio per stretchare il pene. È molto più discreto e compatibile con il tuo stile di vita. Tuttavia, prima devi condizionare un po’ i tessuti del pene. Quindi il mio consiglio è: inizia con la newbie routine per 3 mesi e poi valutiamo il passo successivo.

Qui trovi tutte le informazioni: START HERE ——-> NEWBIE ROUTINE <——- Important Newbie Info

Per adesso, questi sono i miei consigli. Spero che anche altri utenti, soprattutto veterani, possano avvicinarsi alla tua storia e aiutarti.

Un abbraccio.


[RESTART 17/03/2025] NBPEL 14,5 cm • MSEG 13,5 cm

[NEXT GOAL] NBPEL 18,0 cm • MSEG 15,0 cm

We should never forget that the main goal of PE is our penile health. Size comes second.

Ciao e grazie molte per la risposta. Riguardo i familiari, sono abbastanza aperti sulle cose psicologiche, il "problema" è che non lo sono io, quindi non voglio che nessuno interferisca, oltre al fatto che se lo dicessi, la strada che mi farebbero fare sarebbe appunto quella psicoterapeutica per l’accettazione e blablabla. Sulla media da ossessivo so che non esistono medie comprovate, e dopo ricerche , pareri, sondaggi, ecc. Ho la mia conclusione che quella caucaso/italiana sia sui 16. Mi dici che come avevo tristemente immaginato gli extender a barella sono visibili. A me attraevano perché anche se non approvati ufficialmente in medicina, sono comunque usati sia per allungamento (dai rari medici che li fanno usare), sia post-interventi e per curvature anomale. Una domanda, quelli quindi sono utilizzabili solo da chi può starsene a casa quasi tutto il giorno senza occhi indiscreti? O ci sono altri modi per ovviare al problema di andare in giro, per esempio non so, 2h in giornata e 4h di sera prima di dormire?

Invece sul ADS che hai citato, non conoscevo molto, per caso posso trovare informazioni in qualche sezione qui del forum? Sembra interessante, anche se l’unica mia paura è quella di fare danni permanenti ai tessuti quindi vorrei avere più info possibili. In ogni caso questa paura l’ho già accettata e voglio assumere il rischio, magari cercando di minimizzarlo e massimizzare il beneficio.

In ultimo, sulla newbie routine, allora la riguarderò anche sul link che hai messo. Come prima domanda, a livello giornaliero mi sembra occupare circa mezz’ora, è indicata in qualche orario migliore? Seconda cosa, io ho anche un prepuzio quasi esuberante e in più frenulo breve che dovrei operare spero tra non molto. Per i jelq da quanto ho letto e provato velocemente a fare, mi sembra un problema perché o "scappello" tutto con il problema del frenulo che non mi fa tirare il prepuzio fino in fondo, o lo tengo sempre coperto ma forse così va a fare troppa pressione sul glande. Altro inconveniente è che credo avrò molta difficoltà a fare in privacy soprattutto per bagnare e riscaldare il panno ogni giorno senza farsi vedere.

Non so, hai indicazioni su queste cose?

È assolutamente normale avere dubbi e domande, soprattutto all’inizio, ma per tua fortuna sei capitato nel posto giusto!

Ti rispondo punto per punto.

La psicoterapia può funzionare per alcuni individui, mentre per altri meno. O meglio: funziona anche per questi ultimi, ma solo in parte. Quando un individuo sente la necessità di mettere le mani in pasta nella propria vita, non si accontenta di certo di un’ora di seduta a settimana. Ha bisogno di costruire risultati concreti, attraverso l’esperienza diretta. È come un’esigenza di realtà, più che di introspezione.

L’estensore a barella è uno strumento piuttosto impegnativo in relazione a portabilità e discrezione. Alcuni utenti riescono a usarlo anche al lavoro, magari indossando pantaloni larghi o da tuta molto spessa, ma onestamente, non so quanto questa soluzione sia davvero sostenibile nel quotidiano.

L’ADS invece è un dispositivo un po’ più stealth. È composto da una guaina in silicone che avvolge l’asta, collegata a una cupola sottovuoto dove si inserisce il glande. All’estremità della cupola c’è un gancio con un filo elastico che va a collegarsi a una fascia fissata al ginocchio. Il risultato è una trazione costante, più gestibile nel tempo ed efficace per l’allungamento.

Per approfondire l’argomento ADS dai un’occhiata qui: /search.html?q=ADS

Per quanto riguarda la newbie routine, nel tuo caso il momento migliore per eseguirla è semplicemente “quando puoi”. So che il frenulo corto può essere un limite, ma molti utenti nella tua situazione riescono comunque a fare i Jelq: tirano indietro la pelle con una mano e con l’altra eseguono l’esercizio. È scomodo, non lo metto in dubbio, ma è comunque un compromesso temporaneo in attesa di un eventuale intervento di circoncisione che mi sembra, tu stia vagliando.

Per il riscaldamento, quello che trovavo più pratico (non avendo privacy) era questo: riempivo un bicchiere d’acqua calda, lo mettevo per terra, mi sdraiavo tipo plank e ci immergevo il pene per 5 minuti. Quando l’acqua diventava tiepida, la cambiavo. Semplice e discreto.

Fammi sapere che ne pensi!


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[NEXT GOAL] NBPEL 18,0 cm • MSEG 15,0 cm

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Grazie ancora veramente per le informazioni.

Gli estensori a barella mi sembra di aver capito che per ora li devo dimenticare, anche se la direzione che prendo mi sa che va verso un lavoro d’ufficio quindi non so se in futuro sarà fattibile.

Sugli ADS grazie e consulterò il link, unica domanda, è uno strumento tipo gli estensori meccanici che è usato in qualche applicazione medica, quindi con dispositivi medici magari anche approvati a livello europeo tipo Andromedical, o è più "di periferia"?

Sul frenulo in realtà come intervento sarà una frenulotomia, dovrebbe risolversi in teoria, però quindi c’è da tirare indietro la pelle ok.

Per il riscaldamento bella idea potrebbe essere già più fattibile il bicchiere, solo un dubbio, avevo letto di portare il pene a 40/50°, non è tanto? E soprattutto, come sapere esattamente che l’acqua sia a quella temperatura?

Messaggio originale di intoTheabyss999
Grazie ancora veramente per le informazioni.
Gli estensori a barella mi sembra di aver capito che per ora li devo dimenticare, anche se la direzione che prendo mi sa che va verso un lavoro d’ufficio quindi non so se in futuro sarà fattibile.
Sugli ADS grazie e consulterò il link, unica domanda, è uno strumento tipo gli estensori meccanici che è usato in qualche applicazione medica, quindi con dispositivi medici magari anche approvati a livello europeo tipo Andromedical, o è più "di periferia"?
Sul frenulo in realtà come intervento sarà una frenulotomia, dovrebbe risolversi in teoria, però quindi c’è da tirare indietro la pelle ok.
Per il riscaldamento bella idea potrebbe essere già più fattibile il bicchiere, solo un dubbio, avevo letto di portare il pene a 40/50°, non è tanto? E soprattutto, come sapere esattamente che l’acqua sia a quella temperatura?

Gli ADS sfruttano lo stesso principio di trazione meccanica studiata sugli estensori a barella. L’unica eccezione è che la trazione viene generata da un filo elastico, quindi può variare in base alla posizione del corpo o ai movimenti che fai. Al contrario, l’estensore, utilizza aste rigide solitamente in ottone garantendo una trazione più stabile. Alla tua domanda "se sia mai stato applicato in ambito medico o almeno studiato" ti rispondo di no, almeno, non direttamente. Tuttavia, con le giuste precauzioni, è un dispositivo generalmente sicuro.

Riguardo il riscaldamento, la temperatura ottimale dell’acqua dovrebbe aggirarsi sui 43 gradi per non causare stress e/o danni alla matrice cellulare. Per orientarti senza una sonda termica, considera che la temperatura dell’acqua deve essere calda al punto da non causarti alcun fastidio/dolore e in grado di darti quella sensazione di riscaldamento generale, una volta terminato l’esercizio.


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Messaggio originale di ImNormoEquipped
Gli ADS sfruttano lo stesso principio di trazione meccanica studiata sugli estensori a barella. L’unica eccezione è che la trazione viene generata da un filo elastico, quindi può variare in base alla posizione del corpo o ai movimenti che fai. Al contrario, l’estensore, utilizza aste rigide solitamente in ottone garantendo una trazione più stabile. Alla tua domanda "se sia mai stato applicato in ambito medico o almeno studiato" ti rispondo di no, almeno, non direttamente. Tuttavia, con le giuste precauzioni, è un dispositivo generalmente sicuro.

Riguardo il riscaldamento, la temperatura ottimale dell’acqua dovrebbe aggirarsi sui 43 gradi per non causare stress e/o danni alla matrice cellulare. Per orientarti senza una sonda termica, considera che la temperatura dell’acqua deve essere calda al punto da non causarti alcun fastidio/dolore e in grado di darti quella sensazione di riscaldamento generale, una volta terminato l’esercizio.


Ok allora però sugli ADS il quantitativo mac totale di ore giornaliere quanto sarebbe? Come gli altri quindi circa 6?
Per l’acqua invece quindi un po’ a sensazione. Magari la misuro col termometro le prime volte almeno.

Messaggio originale di intoTheabyss999
Ok allora però sugli ADS il quantitativo mac totale di ore giornaliere quanto sarebbe? Come gli altri quindi circa 6?
Per l’acqua invece quindi un po’ a sensazione. Magari la misuro col termometro le prime volte almeno.

C’è sempre molta confusione riguardo ai tempi di utilizzo degli estensori, o comunque, per tutti quei dispositivi di trazione passiva come gli ADS.

La maggior parte degli studi, come il più noto a tutti noi, quello del dott. Paolo Gontero, in cui l’estensore a barella viene applicato per 6 ore al giorno per 6 mesi consecutivi, ha mostrato risultati concreti e sembra suggerire che tali tempistiche, rappresentino un riferimento sicuro e corretto, quasi una linea guida da seguire. Tuttavia, la realtà è diversa. Esistono principalmente due tipi di estensori a barella (di recente ne ho individuato anche un terzo): quelli a laccio e quelli a cupola “sotto vuoto”. Il primo, è il principale responsabile di vesciche e lesioni di lieve o moderata entità, inoltre, più lo si utilizza soprattutto in relazione a trazioni elevate, maggiore è il rischio di incorrere in problemi. Quello sotto vuoto invece è generalmente più sicuro. Non privo di rischi, certo, ma comunque molto più tollerabile per l’uso prolungato.

Sapevi che prima di applicare un estensore il pene andrebbe riscaldato? E che detergerlo prima, lubrificarlo dopo con un po’ di olio di mandorle e successivamente applicare l’estensore, ad esempio, può ridurre il rischio di lesioni e vesciche causate dalla frizione della pelle? Sapevi che, in un pene mai allenato, prima di introdurre dispositivi di qualsiasi tipo, bisognerebbe condizionare correttamente i tessuti per prepararlo a sforzi più intensi? Sapevi che le parti costitutive più utilizzate dell’estensore a vuoto, in particolare la cupola e la guaina in silicone, vanno sempre lavate ad ogni utilizzo per evitare la proliferazione batterica responsabile di alcuni infortuni? Sapevi che l’applicazione quotidiana di un dispositivo NIR (Near Infrared Red-Light) per 30 minuti al giorno, prima o durante l’uso dell’estensore, può accelerare il recupero da infiammazioni sistemiche e locali e, secondo alcune osservazioni, persino aumentare i guadagni rispetto a chi non lo utilizza? E lo sapevi che un semplice massaggio di 5 minuti con olio, dopo una sessione intensa, aiuta il pene a ristabilire una corretta circolazione che molto probabilmente, ne favorisce un recupero ottimale post-utilizzo?

Tutti questi consigli non vengono citati (giustamente) nello studio del dott. Paolo Gontero, eppure, tutta quella rosa di utenti che li applica, sperimenta diversi vantaggi rispetto a chi non lo fa.

Ma quindi, quali sono le tempistiche corrette per utilizzare l’estensore in sicurezza e guadagnare? Fondamentalmente, le applicazioni progressive. Prendi per esempio un pene non allenato: applicheresti mai un estensore su un pene del genere, per 6 ore consecutive tutti i giorni? Magari senza riposo? Ti suona naturale o anche tu, con un po’ di pensiero critico, ne scorgi un’incongruenza? Pertanto, sulla base di ciò che ho potuto osservare e testare personalmente, una buona strategia iniziale potrebbe essere partire con mezz’ora al giorno per le prime settimane, mantenendo sempre la stessa trazione e concedendosi un paio di giorni di recupero. Man mano che si procede, si può aumentare gradualmente: aggiungendo mezz’ora al giorno e incrementando leggermente la trazione, anche solo qualche grado o qualche centinaio di grammi alla volta, in modo progressivo e controllato.

Noi su ThundersPlace promuoviamo un percorso d’allenamento fatto di metodo, criterio e sicurezza. Poi c’è anche chi sperimentare routine folli, ma è soprattutto grazie a loro che ad oggi, riusciamo presentare piani d’allenamento sicuri ed efficaci.

Per quanto riguarda il riscaldamento, va benissimo usare un termometro. Ricorda però: al termine della sessione, il tuo pene deve risultare caldo al tatto e, a sensazione, pronto per l’allenamento.

Spero di averti aiutato a dipanare qualche dubbio!

Un abbraccio.


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Nel tentativo di offrirti quanti più consigli possibili, non ho messo a fuoco la vera domanda principale che mi stavi ponendo: quali sarebbero le tempistiche da seguire per gli ADS?

Tuttavia, dato che la meccanica di questa classe di dispositivi è molto simile, puoi prendere per buoni i consigli e le tempistiche degli estensori, per gli ADS. Ricordandoti, che nel caso degli ADS, la tensione che devi applicare sul filo elastico per portare in trazione il pene, deve essere giusta, non fastidiosa e al limite di uno stretching moderato.


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Capito, ora è tutto un po’ più chiaro, grazie. Allora adesso devo solo capire se piazzare quell’intervento al frenulo subito così poi non ci penso più, e poi magari iniziare. Forse tra intervento e inizio sessione universitaria estiva, mi sa che prima di fine agosto circa non mi conviene iniziare, se poi sto discontinuo.

Nulla!
Comunque sì, cerca di liberarti dagli impegni prima di iniziare, così potrai seguire il percorso con maggiore costanza.

Un abbraccio.


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