Ciao Filippo e ben ritrovato tra noi!
Torello e Dosso ti hanno già offerto ottimi consigli per affrontare il tuo problema senza ricorrere a soluzioni invasive. Mi dispiace sapere che a soli 26 anni stai incontrando difficoltà a mantenere le erezioni a causa dell’ADHD. Ti accade anche durante i rapporti sessuali? Sei per caso circonciso?
Ti parlo con sincerità: non sono uno una persona che si oppone a prescindere dall’uso di farmaci, specialmente se possono migliorare la qualità della vita di una persona giovane e in salute. Personalmente, seppur non sono un medico, so per certo che la salute sessuale è fondamentale, e se una condizione psicologica come l’ADHD ti impedisce di vivere rapporti sessuali soddisfacenti ogni volta che si presenta l’occasione, allora sì, c’è un problema.
L’incapacità di iniziare, concludere o dare un orgasmo, cosi come, l’incapacità di favorire o mantenere un erezione a comando, non è solo una questione fisica, ma anche psicologica (soprattutto alla tua età). Spesso si parla di proteggere organi come il fegato e i reni dagli effetti secondari dei farmaci che rilasciano metaboliti nel sangue, come il Tadalafil ad esempio, e questo è certamente importante. Ma è altrettanto importante prendersi cura dell’autostima e del piacere, che sono componenti fondamentali del nostro benessere. Non dimentichiamo che la salute sessuale è parte integrante della salute generale specialmente nell’uomo, e pertanto, merita la stessa attenzione.
Chiaro è che le condizioni di base devono essere favorevoli per la prescrizione di determinati medicinali. Per questo motivo, ti suggerisco di farti una bella chiacchierata con il tuo medico curante e spiegargli nel dettaglio (se non l’hai già fatto) la tua problematica con le erezioni.
Per quanto riguarda i consigli che posso darti, oltre a quelli di Torello e Dosso, potresti provare ad astenerti dalla masturbazione (se regolare) e a sperimentare l’edging. Questa tecnica consiste nel controllare l’eccitazione per ritardare l’orgasmo.
Un esempio diretto di questa tecnica, proviene proprio da un utente qui dentro, PenisHead, che pratica l’edging da molti anni e condivide foto e feedback sulla sua esperienza. I risultati riportano una maggiore EQ e, dalle foto che pubblica, una vascolarizzazione più evidente del pene. Un altro aspetto importante è che lui non utilizza il porno per eccitarsi, ma fa leva sulla fantasia. Questo gli ha permesso di sviluppare pensieri sempre più precisi ed eccitanti negli anni, al punto che ora riesce a raggiungere l’erezione molto più velocemente rispetto al passato! Ovviamente, è importante valutare se questa pratica sia compatibile con l’ADHD, ma vale la pena fare un tentativo!
La routine con la pompa a vuoto che citi, riferendoti a me, si basa su un protocollo VED sperimentato sui ratti e mai applicato ufficialmente agli esseri umani. Uno dei principali sostenitori di questa tecnica è un utente noto come BuckFever, che documenta quotidianamente i suoi progressi. Va però sottolineato che BuckFever è un utente esperto, con un solido percorso di PE alle spalle, il che, gli permette di adottare questa pratica in sicurezza. Nonostante utilizzi pressioni contenute (tra i 2,5 e i 3,5 hg), ha comunque riportato episodi di scolorimento del pene. Anche se la routine può sembrare gestibile, il rischio di incidenti aumenta se i tessuti non sono stati prima adeguatamente preparati. Per questo motivo, non ti consiglio di adottare questa tecnica senza prima aver completato un percorso più basilare, proprio come ti suggerivano i ragazzi.
In conclusione, Filippo, aspetto una tua risposta alle prime due domande che ti ho posto e, per qualsiasi dubbio, non esistere a chiedere!
Ti abbraccio.