Inganni e Tradimenti: La Verità Nascosta delle Donne Online
Tratto da un post di un altro forum e basato su una storia vera, un seduttore italiano si confronta con le dolorose verità che emergono durante i suoi game di seduzione online con donne fidanzate e sposate.. E quello che scopre, lo segnerà per sempre.
Ho rielaborato con cura il testo per accentuare le tematiche delle delusioni, della perversione e dell’oscurità legate ai social e ai siti di incontri odierni, trasformandolo in un racconto più strutturato e personale rispetto alla versione originale.
Spoiler: Se siete persone particolarmente sensibili o avete vissuto esperienze di tradimenti e/o delusioni d’amore, vi consiglio di allontanarvi subito da questo post.
A vostro rischio e pericolo, "buona" lettura.
Siamo tutti condannati. La grande bugia della società odierna è seconda solo alle nostre illusioni.
Abbiamo tutti contro: La politica, la società scientifica, la burocrazia, la religione..
Qui è l'inferno ragazzi e non esiste lieto fine.
Solo l'orrore.
Quando hai 15 anni e pensi alla tua prima cotta, la associ alle farfalle nello stomaco. Quando hai 20 anni, lei ti ricorda un'infanzia ormai lontana, un raggio di sole che porterai dentro per sempre. Quando hai 25 anni, tra un dolore e l'altro, associ ancora il suo volto ai bei momenti passati insieme. Quando hai 30 anni, ti si presentano due possibilità: tornare a credere alle farfalle nello stomaco o voltare le spalle alla verità, accettando di vivere nella menzogna.
La verità è che, in questo stesso momento, molti uomini si staranno masturbando su qualche contenuto gentilmente concesso dalle loro compagne. E mentre pensano a lei, inevitabilmente, a quanto la amano, a quanto sognano di costruirci un futuro insieme, è proprio in quell'istante che probabilmente, lei sta stuzzicando oralmente il cefalo di un uomo tra i 20 e i 60, che non le vuole bene come noi, ma la scopa come una puttana, che gode nel provare quel senso di colpa di tradire il proprio compagno, ma accendendo in lei quel desiderio perverso di sentirsi sporca, tanto sporca, probabilmente come ha sempre desiderato.
Quando un poveretto cosi viene messo dinanzi a tale realtà, la prima reazione che ha è una risata accentuata, forzata e nervosa, seguita dall'immediato pensiero "la mia lei non è come tutte le altre", "questo poveraccio è stato solamente sfigato e ha preso una botta incredibile".
Eppure, niente è come sembra. Chi avete accanto, nella vostra vita, non è chi pensate.
Quali potrebbero essere le cause?
La crisi di valori? Rapporti usa e getta? Abbondanza di occasioni? Aumento esponenziale di psicopatologie, alcool e droghe? Forse.
Ma la certezza?
Ragazzi miei, la certezza di tutto questo male è Internet. Non ci si può sottrarre da questa indiscutibile verità, il male supremo di tutti i mali è l'internet.
Tutti noi abbiamo un diavolo dentro. La vera fortuna è quando lo riconosciamo e impariamo a convivere con lui in modo pacifico. Ma cosa succede quando una giovane ragazza di 20 anni non ha nemmeno idea dell'esistenza di quella parte oscura di sé? Quando, nella sua ingenuità, si trova di fronte a una tastiera e uno schermo, dietro ai quali può finalmente dar libero sfogo a tutte le sue pulsioni più recondite?
Succedono cose brutte.
Quando una ragazza ha la possibilità di dar voce a quella parte di sé estremamente perversa, senza essere vista né giudicata, succedono cose brutte. Perché, parliamoci chiaro: se una ragazza va a letto ogni giorno con un uomo diverso, sconosciuto, e poi ci racconta di aver avuto solo un paio di ragazzi nella sua vita, quante probabilità ci sono di smascherare le sue bugie scoprendo la verità? Nessuna. Neanche estorcendo la verità alle sue amiche più vicine. Mi dispiace, non c'è modo. Se una ragazza ha vissuto una vita così promiscua, non esistono occhi abbastanza curiosi da poter scoprire tutti i suoi inganni. Possiamo solo convivere con l'illusione che lei non sia come le altre.
Se ripenso agli anni 90, quando internet era un fenomeno veramente isolato, se ripenso alle figure maschili e femminili dell'epoca, posso ricordare il padre che tradisce la moglie con la segretaria, oppure la ragazzetta "sveglia" del paese, quella "amica" di tutti, solitamente un pò allontanata e segretamente invidiata dal branco. Un mero 10% di perversione.
Se adesso dirigo lo sguardo ai primi anni 2000, a quando internet è cominciato ad essere il fenomeno mondiale che è ora, vedo qualcosa di diverso. Un'ombra che comincia ad avvolgere tutto, ad ovattare la realtà e a far uscire il peggio dalle persone.
Badoo, Meetic, Tinder e altri svariati siti d'incontri, forum..
Vi siete mai fatti un giretto all'inferno?
Qualsiasi donna/uomo con un computer e una connessione internet è al 99 % adultera/o.
Lascio l'1 % a disposizione perché, alla fine, sono un inguaribile romanticone e ci spero ancora.
Ma non ci credo più.
Ne ho viste di tutti i colori. Potessi tornare indietro nella mia vita, a circa 24 anni, quando ancora ignoravo e credevo alla bellezza che vedevo da orbo, mi fermerei lì. Ignorerei autisticamente tutto quello che avrei visto dopo.
Madri di famiglia che ti propongono incontri clandestini dove ti apportano sesso orale con ingoio in un parcheggio, lontane dalla canonica quotidianeità, mentre, l'amato marito ignaro e convinto della fedeltà della propria compagna, si gode un programma in televisione in compagnia dei propri figli, fantasticando magari, sulla fortuna di aver costruito una famiglia così bella accanto alla sua amata mogliettina.
Ragazze fidanzate che non hanno il coraggio di ammettere al proprio ragazzo che "le ama e che farebbe di tutto per loro", di essere sessualmente bulimiche e preferiscono mantenere il piede in due scarpe, non disdegnando la scopata di turno con il tipo appena conosciuto, che le stuzzica il colon mentre si eccitano al pensiero del poveretto a casa.
Padri di famiglia, fidanzati e ragazzi dediti alla gratuita trasgressione con tutto ciò che trovano sui vari siti. Metodologia facile e sicura (e molto economica) per trovare piacere e lussuria.
Qualche anno fa, durante una piacevole sessione di pesi in palestra, mi ritrovai a chiacchierare del più e del meno con un uomo di 44 anni: single, irrimediabilmente goffo e insicuro quando si trattava di donne. Uno di quelli che nel "game" di strada non riuscirebbe a rimediare nemmeno le bambole in saldo, per intenderci. Nemmeno i catenacci. Tra una chiacchiera e l'altra, viene fuori il tema dei siti di incontri. Mi racconta, con sorprendente naturalezza, di essere iscritto a diversi siti e di riuscire a uscire con 2 o 3 donne a settimana, in media. Incredulo, decido di approfondire, ma le sue rivelazioni suonano talmente incredibili che faccio fatica a credergli.
Essendo un seduttore, ma al tempo stesso un ragazzo assolutamente normale, con un buon "game" con le donne, non ho mai avuto difficoltà a conoscere ragazze, né a costruire con loro legami significativi. Sia sul piano umano che su quello sessuale. Incuriosito dalla lussuria virtuale di cui il personaggio della palestra parlava con tanta insistenza, decisi di gettare qualche amo per conto mio. Ovviamente, non sui classici siti di incontri (dove tanto uomini quanto donne sono lì esattamente per quello scopo), ma su forum virtuali di tutt'altro genere: spazi dedicati a temi come il cinema, la musica, l'arte, lo sport o persino piattaforme al femminile. Una scelta più sottile, quasi sperimentale, per osservare il comportamento in un contesto apparentemente innocuo.
Non avrei mai dovuto farlo.
Ogni ragazza "conosciuta" nel virtuale, che fosse fidanzata o sposata, si rivelava un copione già scritto. Bastava dedicarle un po' di tempo, e immancabilmente, tutto sfociava nello stesso esito: la proposta di un incontro, l'invio di foto dalla natura sempre più esplicita, e frasi intrise di un erotismo sfrenato, quasi demoniaco. Una discesa libera in un abisso di desideri inconfessabili, nascosti dietro la maschera della normalità.
Paradossalmente, i problemi sorgevano con le ragazze single. Ben più dure da attrarre e molto meno desiderose dell'avventura peccaminosa.
Mondo strano.
Le fidanzate e le sposate, dietro quello schermo, rivelano una bulimia emotiva e sessuale inquietante. È attraverso quello schermo che il diavolo dentro di loro si manifesta senza filtri: libero, puro e privo di qualsiasi limite, finalmente svincolato dalle catene del giudizio e della convenzione sociale.
Questo viaggio si è rivelato un percorso intriso di sesso, tanto sesso. All’inizio, sembrava un paradiso. Donne sulla quarantina, le famigerate "milf" delle fantasie adolescenziali, pronte a tutto, senza freni. Apparivano come brave ragazze, almeno in superficie, ma si trasformavano in corpi famelici, ridotti a semplici contenitori di desiderio, contorcendosi di piacere all’idea del rischio: il loro uomo che potrebbe percepire su di loro l’odore di un altro, infrangendo così il fragile confine della loro "proprietà".
La meta di questo viaggio è stata la solitudine. Una solitudine che mi ha schiacciato, accompagnata dalla totale incapacità di fiducia nei confronti delle donne, dei legami autentici, della possibilità di investire nel futuro con qualcun altro. Non ero pronto, non lo sono e, probabilmente, non lo sarò mai per affrontare la verità.
Mentre scivolavo sempre più in profondità in questa realtà, cercavo di confrontarmi con chi mi stava intorno: amici, conoscenti, colleghi. Ma, più ne parlavo, più mi rendevo conto che le risposte che cercavo non esistevano.
Chiaramente, ero preso per pazzo. I single cercavano la madre dei loro figli, i fidanzati mi ridevano in faccia dicendomi che la fiducia era alla base di tutto e che "dovevo trovare una ragazza diversa dalle altre". Gli sposati, quasi disinteressati, mi confessavano di non pensarci più alla gelosia e di fidarsi ciecamente delle proprie mogli. Con il passare del tempo, ho visto crollare tutto. Ciclicamente.
Tradimenti su tradimenti, bugie su bugie e la volontà, orientata esclusivamente al divertimento senza limiti.
Amori espatriati clandestinamente.
Di tutto e di più.
Tranne uno. Un mio carissimo amico, insieme alla sua bellissima, dolcissima, intelligentissima e fedelissima ragazza. Fidanzati da nove anni, una coppia solida come una roccia. Perfetti insieme, belli come il sole. La classica coppia che guardi e pensi che siano l'incarnazione della perfezione, creata dalla stessa madre natura.
Tempo fa, in un momento di deliri, sfiducia e delusione, il mio carissimo amico mi esortò a non mollare, a osservare la sua situazione e a trarne forza. Mi raccontò che, pur essendo geloso nel giusto, aveva sempre rispettato gli spazi della sua ragazza e che, nonostante tutto, non aveva mai avuto motivo di dubitare della sua fedeltà. Per gioco, mi indica un forum dove la sua ragazza è attiva, un luogo legato allo sport. Mi suggerisce di provarci, di tentare un approccio, per riscoprire la serietà, per far entrare un po' di luce nella mia vita. Così, mi registro, creo un account e la contatto, passo dopo passo. Dopo poco, il mio amico mi chiede come stiano andando le cose e io, mentendo, rispondo che nemmeno mi ha risposto. Un sorriso soddisfatto appare sul suo volto. Il mio, invece, è cinico, spinto dalla consapevolezza che qualcosa di oscuro stava già prendendo forma.
Ieri pomeriggio, la sua amatissima lei, mi manda una foto con un evidenziatore gentilmente incastonato nell'ano. Mi dice che la faccio sentire a suo agio, che con me si sente libera di esprimere il suo essere donna (il diavolo), etc. Mi confessa di aver avuto una relazione di 2 anni con un uomo di 55 anni, dai connotati fortemente sessuali nella quale lei si sentiva protetta. Rapporto stile padre/figlia colmo di incesti.
Io continuo.
La mia vita va avanti,giorno dopo giorno.
Va avanti senza di me.
Ma non credo più che questo conti qualcosa.
Non c'è più niente in cui credo.
Solo l'orrore.
Ci tengo a chiarire che l’autore del post è una persona autorevole, che non ha creato una narrazione romanzata basata sulla fantasia. Quello che racconta è una realtà cruda e vissuta in prima persona. All’epoca, la sua storia mi toccò profondamente, e non nego che, col passare del tempo, mi ha lasciato una sensazione difficile da dimenticare. Una sensazione che, in un qualche modo, sento ancora impregnata nelle membra della nostra attuale società.
E voi che ne pensate?
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