Anche se un post vecchio rimane sempre attuale. Purtroppo specialmente il vacuumping crea discoloration, comunque inscurimento della pelle. Si tratta di formazioni sanguigne rapprese che rimangono “incastrate” sottopelle. L’idea di base di avercelo più scuro è intrigante ma il problema è che si tratta di una condizione al limite del patologico perchè lo strato di pelle in questo caso non assolve bene alle sue funzioni fisiologiche.
Io sto provando il trattamento con acido salicilico, esfoliando gradualmente vari strati di pelle e cercando di arrivare a quelli piu interessati all’inscurimento.
Il fatto abbastanza sconvolgente è di notare come ad un certo punto della fase di “schiarimento”, dopo aver già esfoliato con l’acido salicilico i primi di strati di pelle non direttamente interessati dall’inscurimento, si giunge agli strati di pelle “neri” e questi con l’opportuna procedura vengono letteralmente raschiati via con l’unghia, una volta lavata e ammorbidita la pelle con l’acqua calda.
Dopo l’applicazione di acido salicilico c’è un periodo di alcune ore nel quale la pelle si rende “disponibile” all’esfoliazione: è tuttavia una procedura abbastanza drammatica perchè in pratica è come se alcuni strati ultrasottili di pelle venissero “bruciati” dall’acido. Bisogna fare attenzione a non andare troppo a fondo, cercando comunque di raggiungere gli strati di pelle da esfoliare. A volte è necessaria una riapplicazione dopo alcuni giorni, tenendo conto che la zona non gradisce affatto una seconda riapplicazione… Ma se proprio è necessario.
L’operazione è anche piuttosto dolorosa ma deve essere contenuta nei limiti del buonsenso. Spesso bisogna aspettare l’esfoliazione dei primi strati ed eventualmente attendere un periodo di giorni per la riapplicazione ma evitando la riformazione totale della pelle, altrimenti non si riuscirebbero a raggiungere gli strati che piu in profondità sono pervasi da quelle maledette macchie scure.
Avercelo più scuro non sarebbe male se solo fosse tutto quando uniformemente piu scuro, ma in realtà è a macchie qua e la e la loro persistenza tende a peggiorare col passare del tempo se non viene trattata, inoltre come già detto sopra si tratta di strati di pelle non piu funzionali e quindi possibilmente vanno esfoliati gradualmente.
La discoloration è una brutta bestia che rischia di limitare il PE per motivi estetici ma prima ancora funzionali.
Personalmente per un certo periodo ho provato anche prendere il sole integrale: ma il problema viene solo mitigato, inoltre non è detto che l’abbronzatura del pene sia un bijoux specialmente in una condizione di discoloration in cui alcuni strati di pelle sono disfunzionali. La soluzione dell’abbronzatura è effimera e temporanea, se non addirittura - forse - dannosa.
Con molta pazienza e uno stop di 2 mesi occorre esfoliare gli strati di pelle disfunzionale e lasciare che la reazione riparativa crei uno strato di pelle “nuova” e funzionale.
L’uso dell’acido salicilico forse è una delle poche vie percorribili ma occorre usarlo con estrema attenzione perchè “brucia” strati di pelle, che poi si riformeranno, ma si tratta di un processo delicato che richiede sempre la massima attenzione per non fare danni.