Disfunzione erettile, ingrandimento del pene, insufficienza venosa
Traduzione dell’articolo di Marinera
ED, PE And Venous Leakage
DE, PE e insufficienza venosa
Alcuni temi si ripetono in questo forum; uno è ‘la masturbazione ha un effetto negativo sulla crescita?’ : un membro fa questa domanda - discussa fino alla noia - e così spuntano molti altri post simili; e come questo ‘gli aumenti in circonferenza rallentano quelli in lunghezza?’ per esempio. Un altro argomento più serio e ricorrente è l’insufficienza venosa. Da quando Willy Wonka ha ripreso a postare, mi ritrovo un sacco di messaggi di ragazzi preoccupati di avere questa patologia, causata o no dal PE. E sicuramente non sono l’unico veterano a ricevere questi messaggi.
Quindi ritengo utile comporre una breve scaletta sull’argomento. Mettiamo subito in chiaro: l’insufficienza venosa viene spesso usata per indicare genericamente la disfunzione erettile; in breve, quando il medico non riesce a trovare una causa precisa alla DE parlerà di insufficienza venosa; la cosiddetta insufficienza venosa costituisce un’ipotesi su misura, allo stesso modo che nel rinascimento si spiegavano le malattie grazie agli ‘umori’. Così per tenere in piedi la tesi, si presuppone che esista questa cosa detta insufficienza venosa che rovina l’erezione. Ma facciamo un passo alla volta.
Cause della DE
Esistono vari criteri classificativi per le cause di DE. Il più semplice è dividerle per cause fisiche, psicologiche, neurologiche, vascolari, o altro. Le patologie che causano DE sono le malattie vascolari, diabete, dipendenza da stupefacenti, disfunzioni ormonali, malattie neurologiche, incidenti pelvici in chirurgia, malattia di Peyronies, insufficienza venosa.
Malattie vascolari: è la causa più frequente di DE. Una cattiva circolazione nel cuore enei tessuti circostanti può causare l’infarto, lo stesso problema nel cervello può portare all’ictus, e nel pene a problemi di erezione.
Diabete: è una causa frequente di DE. Il 35 - 50 % degli uomini con diabete soffre di DE e il 50% degli uomini con diabete diventa impotente dopo i 50 anni. Questa malattia spesso danneggia i vasi sanguigni e i tessuti neurali. Entrambi sono coinvolti nell’erezione. Alti livelli di zuccheri nel sangue dovuti al diabete spesso danneggiano i vasi sanguigni minori e i nervi in tutto il corpo, provocando così una cattiva comunicazione nervosa e un insufficiente afflusso del sangue, necessari per l’erezione.
Altro: Le sostanze stupefacenti e vizi quali l’alcol e il tabacco nuocciono ai nervi e al fabbisogno sanguigno necessario alla normale erezione. Inoltre esistono circa 200 farmaci (tra cui i farmaci contro l’ipertensione, per il cuore, psicofarmaci e sonniferi) che possono causare o favorire l’impotenza.
Squilibri ormonali: una carenza di testosterone può provocare calo della libido (desiderio sessuale) e perdita di erezione. Il testosterone basso è causa dell’1% dei DE. Un’alta produzione di prolattina e iper/ipo-tiroidismo possono interagire al punto di causare un calo della libido. Squilibri ormonali sono anche frequenti nel caso di malfunzionamento dei reni o del fegato.
Cause neurologiche: Sclerosi multipla, morbo di Parkinson, incidenti al midollo spinale sono tra le cause di perdita di potenza sessuale. I traumi al midollo spinale e al cervello interrompono la comunicazione elettrica tra il cervello ed il pene, provocando impotenza.
Traumi e chirurgia pelvica: Gli interventi chirurgici riguardanti il colon, la prostata, la vescica, o il retto, possono danneggiare i nervi ed i vasi sanguigni responsabili dell’erezione.
Malattia di Peyronie: si tratta di un’infiammazione che determina la formazione di tessuto cicatriziale nel tessuto erettile. La causa di questa malattia è ignota, sebbene traumi del pene possano contribuire alla patologia. La curvatura che ne risulta può essere così estrema da impedire il rapporto sessuale.
Cause psicologiche: il fattore psicologico viene chiamato in causa ogni qualvolta l’uomo esperisce problemi di erezione, nonostante le cause fisiche siano svariate. Gli uomini che incontrano improvvisamente difficoltà nella capacità erettiva, spesso devono questa condizione a cause psicologiche.
DE: LUOGHI COMUNI DA SFATARE
L’ansia da prestazione difficilmente è causa di disfunzione erettile. FALSO. L’ansia da prestazione è la causa più comune di DE nei giovani e in effetti ha la sua parte in tutti gli altri casi di DE.
Tutti le disfunzioni erettili devono essere curate con farmaci. FALSO. La maggior parte dei casi negli uomini giovani non ha bisogno di terapia farmacologica. Anzi tale approccio potrebbe essere fuori luogo e portare a una farmaco-dipendenza, senza affrontare la causa sottesa. Anche negli uomini più maturi il farmaco può non essere la scelta migliore, sebbene in questa fascia di età sia il più efficace.
L’insufficienza venosa è una causa comune delle DE. FALSO. L’insufficienza venosa nel pene è davvero rara, viene utilizzata come ultima spiaggia nelle diagnosi, o può essere un alibi per chi soffre di ansia da prestazione.
L’ansia da prestazione è una sorta di debolezza e l’uomo ne è responsabile. FALSO. Questo è uno dei luoghi comuni più famigerati. L’assunto che l’ansia da prestazione sia sinonimo di debolezza cui ci si abbandona è davvero deleterio: poiché impedisce all’uomo di accettare la propria ansia da prestazione quale causa del problema. Questo mancato riconoscimento può costare caro, sia in termini monetari che personali: costose analisi cliniche, diagnosi errate e ritardo nella soluzione del problema. L’ansia da prestazione non è una debolezza e l’uomo non ne ha colpa. E’ qualcosa che magari ci si porta appresso da una singola esperienza, che ci ha generato un modello di pensiero negativo che potrebbe ripetersi.
Allora, ora abbiamo le idee un pò più chiare? Spero di sì. Esaminiamo l’insufficienza venosa, che cos’è?
Se le vene del pene non riescono a imprigionare il sangue nello stesso durante un’erezione, ecco che essa viene a mancare. Questa condizione è descritta come insufficienza venosa….
Quindi, come dice il nome, il problema dell’insufficienza venosa è nella vena. Anche questo, secondo gli studi più recenti, viene messo in discussione: non considerando patologie come le malattie vascolari e il diabete, di cui si è discusso più a monte, quando le vene non riescono a bloccare il sangue al fine di mantenere l’erezione, il problema probabilmente non è nelle vene.
On the pathogenesis of penile venous leakage: role of the tunica
albuginea
Ahmed Shafik*1
, Ismail Shafik1
, Olfat El Sibai2
and Ali A Shafik1
Assunto: l’eziologia della DE su base di insufficienza venosa non è chiara. Vari processi patologici sono stati chiamati in causa ma nessuno di essi risulta del tutto coerente. Tra questi abbiamo la presenza di larghi canali venosi drenanti i corpi cavernosi, la malattia di Peyronie, diabete ed altre alterazionei strutturali nei componenti fibroplastici e nella muscolatura liscia cavernosa. Abbiamo esaminato l’ipetosi che l’atrofia della tunica albuginea, e la conseguente sublussazione e ridondanza, influenzino l’insufficienza venosa durante l’erezione.
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Methods: 18 patients (mean age 33.6 ± 2.8 SD years) with venogenic erectile dysfunction and 17
volunteers for control (mean age 31.7 ± 2.2 SD years) were studied. Intracorporal pressure was
recorded in all subjects; tunica albuginea biopsies were taken from 18 patients and 9 controls and
stained with hematoxylin and eosin and Masson’s trichrome stains.
Results: In flaccid phase intracorporal pressure recorded a mean of 11.8 ± 0.8 cm H2O for control
subjects and for patients of 5.2 ± 0.6 cm, while during induced erection recorded 98.4 ± 6.2 and
5.9 ± 0.7 cmH2O, respectively. Microscopically, tunica albuginea of controls consisted of circularlyoriented collagen impregnated with elastic fibers. Tunica albuginea of patients showed degenerative
and atrophic changes of collagen fibers; elastic fibers were scarce or absent.
Conclusioni: lo studio ha mostrato che durante l’erezione la pressione intracorporale nei pazienti affetti da DE venogenica era significativamente inferiore rispetto a quella rilevata nei controlli. Le fibre collageniche della tunica albuginea mostravano segni di degenerazione ed atrofia, che probabilmente avevano causato la sublussazione e mollezza della tunica albuginea. Queste alterazioni della tunica albuginea sembrano essere la causa della diminuita pressione intracorporale, che apparentemente deriva dalla perdita del meccanismo venocclusivo della tunica albuginea. Le cause della sublussazione e atrofia della tunica albuginea necessitano di ulteriori studi.
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http://www.biom edcentral.com/c … 1-2490-7-14.pdf
(The whole study is attached to this post, since it’s in the free domain).
Dunque, nei rari casi dove l’insufficienza venosa è la causa, il problema non è nella vena ma nella tunica albuginea (E/o nel tessuto muscolare liscio) Ecco perché il legamento della vena difficilmente è risolutivo:
“Se davvero si ha un’insufficienza venosa primaria, la correzione chirurgica non è efficace nel lungo termine. Si possono consultare le ricerche del Dott. Tom Lue che pur essendo pioniere nella chirurgia per insufficienza venosa, ha finito per abbandonarla a causa della mancanza di effetti permanenti.
% continua…
starting sept.2012: 17,4 nbpel, 19,4 bpel, eg 14,8
nov.'12: 18 nbpel, 20 bpel, eg 15
goal: 21,5 bpe, 16 eg