La cosa che mi colpisce di più di te è la tua capacità d’esposizione. Complimenti, hai il dono della sintesi amico mio :)
Come è noto nel mondo del PE, ognuno di noi è diverso e risponde agli stimoli in modo unico. Questo vale non solo per i guadagni, ma anche per gli infortuni. Qualsiasi tecnica di allenamento che troverai qui dentro, se eseguita male, può causare seri danni. È quindi fondamentale approcciare questa disciplina con criterio e mirare a padroneggiare ogni tecnica rispettando scrupolosamente tre semplici principi: ascolto del proprio corpo, comprensione approfondita dell’argomento e pratica. Fatta questa premessa, voglio sottolineare che tutti noi condividiamo lo stesso obiettivo: massimizzare l’efficacia delle tecniche per ottenere guadagni maggiori e prevenire, quanto più possibile, eventuali incidenti. Ma non sempre questo obiettivo ci tiene al sicuro dagli infortuni.
Dalle tue parole, sembra che il dolore si manifesti già nelle primissime sessioni di allenamento. Se questo non è causato da una tensione eccessiva, potrebbe indicare un’accavallamento dei nervi che innervano l’area. Quando questi nervi vengono sottoposti a trazione, possono infiammarsi e provocare scosse anche intense nelle zone da te indicate. Non sono un medico, ma anche se lo fossi sarebbe necessario visitarti per comprendere meglio la situazione.
Se posso permettermi, quindi, il mio primo consiglio è di rivolgerti a un urologo o comunque, a un professionista della salute per vedere se la natura del problema non è semplicemente correlata allo stretching, ma possa derivare da qualcos’altro non necessariamente grave!
Il secondo consiglio è di modificare completamente il tuo approccio all’allenamento: riscaldati adeguatamente! Dedica 5 minuti a una temperatura di 60 gradi, evitando di coinvolgere i testicoli, sia prima che dopo l’allenamento. Prova a fare stretching per 30 secondi in tutte le direzioni (su, giù, destra, sinistra e avanti) una volta e con una tensione inferiore, e poi, se ti è possibile, procedi con 5 minuti di Wet Jelq utilizzando una soluzione oleosa, preferibilmente naturale, come l’olio di mandorle. Ricordandosi di fermarsi a 3 cm dal glande, eseguendo mungiture lente e concentrandoti maggiormente sui legamenti sospensori.
Facci sapere!