Messaggio originale di Martello
Ciao Smart.da quello che ho capito l’estensore usa una forza nettamente inferiore ai pesi e ancora meno allo streching.tu che lo stai sperimentando, quanto è sopportabile, ci si adatta con il tempo, oppure solo chi veramente ha la determinazione giusta può affrontare questo disagio?Io ho pensato di comprarlo, ma solo dopo aver sperimentato l’hanging senza successo, ma prima voglio capire quanto sacrificio bisogna fare.
Un’altra cosa che ho capito in questi anni di PE, è che se si fanno esercizi con poca intensità, anche se fatti tutti I giorni, questi non danno risultati.ad esempio, lo streching.secondo me, non l’ho mai fatto con la giusta forza, ed anche se lo pratichi per anni, non da risultati.
Ad usare I pesi ho iniziato da poco, ma noto già un certo margine di miglioramento, proprio perché lo trovo un esercizio molto più intenso.quindi consiglio a tutti quelli che non progrediscono, una volta finita la newbie, di fare del decondizionamento e variare gli esercizi, cercando di capire se questi vengono fatti con intensità giusta, che non significa strapparsi il bigolo..
Ciao e buon PE a tutti
Ciao,
Premetto che gli extender.più o meno, sono tutti uguali.l’unica differenza è dato dal nome di fantasia che il produttore/venditore denomina l’allungapisello..
Tutti funzionano sullo stesso principio: moltiplicazione molecolare dei tessuti sottoposti a trazione. Punto.
L’unica differenza cui devi tener conto in caso di acquisto, è la quantità di accessori che forniscono.la quantità di lacci (si consumano con il tempo.), spessori, ecc.ecc.
Premesso che gli extender sono tutti uguali, spesso si verificano alcuni problemi dovuti al fatto che I “piselli” invece non sono tutti uguali (glande piccolo, grande, circonciso o non circonciso, ecc.).ecco quindi che la necessità di apportare alcuni adattamenti e personalizzazioni diventa quasi obbligatorio. In genere.la percentuale di utenti che “molla” il trattamento è proprio dovuto al fatto che non hanno provveduto a personalizzarlo (ossia.farlo diventare il + comodo possibile.il che non è facile!)
Quando con l’extender sono arrivato alla mia misura massima BP, il laccio al silicone era impossibile da tenere; stringi poco e ti scappa, stringi troppo e s’infiamma il glande. Ecco perchè alla fine ho preso la modifica VAC di Monkeybar.
Bè.non c’è confronto.si ha anche la piacevole sensazione di essere + “liberi” (a livello di movimento gambe) , chi indossa il classico extender a cappio.saprà di cosa parlo.
Anche la trazione non è indifferente.anzi.proprio perchè non c’è il fastidio della “strozzatura del glande”.si tende a.”esagerare” nella trazione. Gli slevees di gel-silicone forniti in dotazione tengono fino a 7 libbre (poco più di 3 Kg.) quindi volendo.possono anche essere usati per fare hanging (non pesante).
Per dovere di cronaca, il diverso attacco della campana sottovuoto mi ha costretto ad aggiungere 3 cm. Di spessori per avere la stessa lunghezza di trazione che avevo con il laccio in silicone.
Adesso indosso l’extender sempre ad 1 cm. Circa superiore alla mia lunghezza massima BP.non aggiungo spessori in base alle ore.regolo invece le rotelline per ottenere continuamente questo centimetro in più. Non è l’intensità della trazione (che ci deve essere ma senza stressare il pene) che è importante bensì il tempo di applicazione. Il concetto è: tenere I tessuti del pene in trazione, il maggior numero di ore possibile.
Io ho iniziato con gli esercizi manuali, ma poi, aveva sempre il timore di “tirare troppo” (e farmi male) oppure “tirare poco” (e non farmi niente) ed alla fine ho optato per il tranquillo extender.motore diesel appunto, piano piano.arrivi.
Altro non so.
Ciao