Deformazione plastica.. Deriva dalla metallurgia e dall’analisi del comportamento dei materiali duttili sotto stress (sostanzialmente trazione ma può essere anche torsione, taglio,compressione, flessione).
I materiali, se sottoposti ad uno sforzo di trazione, si allungano in modo reversibile fino a quando il carico si mantiene al di sotto di una certa soglia detta “l’imite di Snervamento”.
Superato tale l’imite di carico avvengono dei movimenti a livello reticolare che, macroscopicamente, danno come risultato la parziale irreversibilità dell’allungamento.
Questo vuol dire che al rilascio di uno sforzo di trazione superiore al Lim Snerv i materiali duttili presentano un allungamento permanente detto “deformazione plastica residua”.
Il parallelo con il nostro membro si può fare immaginandolo come un traliccio i cui elementi (le aste), se allungati permanentemente, ovvero deformati plasticamente, portano ad un aumento sia delle dimensioni verticali (altezza traliccio =l’unghezza pene) che orizzontali ( sezione di base e intermedie = sezione pene).
Attenzione perchè se aumentiamo troppo il carico oltre il l’imite di snervamento, possiamo arrivare al Carico di Rottura! .. Con ovvie conseguenze ;)
Tutto sta a capire dove ci posizioniamo con il nostro carico quando ci alleniamo, ( tra l’imite di snervamento e carico di rottura).
Le ultime sulla teoria dell ’ elasticità ci dicono che anche quando carichiamo un materiale in campo puramente elastico avvengono delle micro deformazioni plastiche che, accumulate ciclo di carico dopo ciclo di carico, portano ad una deformazione permanente.
Scusate per la l’unghezza del messaggio, forse non troppo pertinente anche perchè non ce l’ abbiamo di ferro!