Un saluto e una richiesta relativa alla Induratio Penis Plastica
Buongiorno a tutti.
Sono nuovo del forum e dunque, innanzitutto mi presento: mi chiamo Davide, quaranta anni di età, abito a Roma.
Ho letto a lungo i post che avete scritto nel tempo e li trovo estremamente interessanti. Al di là del fatto che non riesco proprio a capire gli andrologi che non riconoscono l’utilità delle tecniche descritte diffusamente sul sito, vengo al mio triste problema (ho cercato sul forum discussioni analoghe, ma non ne ho trovate). Circa un anno fa, dopo un mese con uno strano dolore al pene, mi sono rivolto ad un famoso andrologo per capire cosa stesse succedendo. La risposta fu nefasta: induratio penis plastica. Per chi non lo sapesse, si tratta di una malattia della tunica albuginea, dall’eziologia sconosciuta (forse trami derivanti da rapporti intensi).
Trattasi, più nel dettaglio, di uno stress della tunica che, sulla base di reazioni anomale, determina una sorta di cicatrice (più o meno circoscritta) che determina che nel punto in cui si è formata, si ha una perdita di elasticità; risultato? In relazione a dove si trova e alla conseguente calcificazione del punto, il pene devia a sinistra, a destra, in basso o in alto o addirittura si accorcia. Ora, nel mio caso, dopo una anno di cure, con malattia (spero) stabilizzata, il pene si è ridotto di 2 centimetri in lunghezza e qualcosa in circonferenza. La buona notizia è che partivo da dimensioni discrete (circa 18 cm o giù di lì e come circonferenza 14/15 cm, non ho mai avuto l’idea di misurare al millimetro il mio amico, a me andava bene così). Potete capire il mio dramma, l’ansia derivante e la voglia di uscire da questo incubo.
La mia domanda è: facendo una routine di base, senza forzare, ritenete che possa fare dei disastri? Avete sentito mai di problematiche simili? Tra l’altro il problema di cui trattasi non è affatto raro come si pensi, dato che vedo ogni giorno centinaia di persone che hanno il mio stesso problema e che fanno la fila per essere curati (alcuni anche molto giovani, sui 25 anni di età). Per chi avesse dubbi sulla malattia, non esitate a chiedere. Io da par mio, vi chiedo lumi in merito.
Parlando col mio andrologo (il quale ritiene sotto controllo la malattia) e palesandogli il problema dell’accorciamento, ho ricevuto risposte tranquillizzanti, del tipo: “il tuo pene si è accorciato, va bene, ma rimane di dimensioni normali, per cui non preoccuparti e vai avanti così”. Lui ritiene che gli esercizi manuali (tipo jelq e stiramenti) siano una grande sciocchezza e che provocano solo danni, anche molto gravi. Per altre soluzioni (tipo taglio del legamento sospensore per recuperare qualche centimetro) lui dice che proprio non ne ho bisogno.
Aspetto con ansia qualche risposta perchè, credetemi, sono disperato.
Un caro saluto.
Davide.
Ultima modifica di marinera : 10-08-2013 .