Come ridurre l'edema post esercizio?
Salve a tutti,
è “normale”, almeno fino a un certo punto, che dopo l’azione stressogena del jelquing/pumping si crei quel brutto edema sottocutaneo chiamato in inglese discoloration o black spot.
E’ un fenomeno frequente nel pumping, molto meno nel jelquing. Si presenta a volte in forma leggera, altre in modo più marcato.
Personalmente ho notato, in via del tutto empirica e senza pretesa di verità assoluta che:
1) l’assunzione preventiva (qualche ora prima) di prodotti fitoterapici ad azione vasotonica come ad esempio la muirapuama, catuaba o il ginko-biloba, dovrebbe tendere a contrastare in via preventiva (anche se indiretta) l’edema post esercizi in quanto che queste sostanze favoriscono in modo debole la vasodilatazione. Più il pene è “sgonfio” e più è “riluttante” al jelquing/pumping.
Per conto mio, fare esercizi sotto l’azione spiccata del ginko biloba, per esempio, cambia totalmente l’irrorazione sanguigna del pene e cambia in modo molto significativo lo stato del pene che da flaccido diventa tendende all’erezione, per così dire. Per esempio una quantità di estratto secco di 100 mg di ginko assunto 3-4 ore prima di fare gli esercizi, favorisce il pene ad essere più “grosso” durante una sessione di pumping.
Un’alternativa al ginko può essere il ginseng: tutti possiamo sperimentare facilmente che la classica tazza di ginseng al bar, alcune ore prima di fare esercizi, favorisce il pene nel vacuum pumping.
Di contro, usando sta roba, è necessario dare un’occhiata anche alla prostata, perchè queste sostanze potrebbero infiammarla.
Sarebbe interessante avere più conferme di tutto ciò.
2) contrastare il fenomeno dei black spot, dell’inscurimento della pelle, applicando, post-esercizi un gel di aloe vera (che sia sufficientemente titolato) eventualmente associato a crema a base di glicerina per reidratare la pelle lesa.
3) l’azione dei raggi solari, o insomma il prendere il sole completamente nudi, tende a velocizzare la guarigione dell’edema sottocutaneo nel pene ma al contempo crea anche disidratazione della pelle del pene per cui dopo l’esposizione è d’obbligo SEMPRE evitare di fare qualunque esercizio e lasciare passare qualche giorno affinchè che il tutto si normalizzi. E’ un po come abbronzarsi qualunque altra parte del corpo: per alcuni giorni dopo l’abbronzatura la pelle subisce una specie di shock ed è necessario qualche giorno prima di “guarire”. L’abbronzatura “integrale” tende a mitigare un po le zone del pene che diversamente sarebbero più scure a causa del vacuumpumping intensivo.
Del resto per chi fa vacuum pump è pressochè inevitabile la discoloration di alcune aree del pene, in misura piu o meno marcata. E’ un fenomeno purtroppo poco bello ma inevitabile.
Domando se qualcuno conosce altre azioni efficaci a contrastare e/o prevenire questo fastidioso e debilitante problema delle chiazze nere che si formano post-esercizio: il più delle volte si tratta “solo” di una questione puramente estetica e di grado leggero, ma in altri casi l’edema sottocutaneo persistente rischia veramente di costringerti a fermarti per settimane, o addirittura mesi! Si dice facilmente: al primo segno di comparsa delle chiazze nere ti devi fermare! Ok ma scusate non basta, perchè si rischia di fare una sessione blanda e nulla. La questione di fondo è capire come mettersi nella condizione migliore per evitare che il problema si presenti. Chiaro che una volta che vedi comparire le chiazze nere sei costretto a fermarti per evitare il peggio, ma in molti altri casi tutti abbiamo sperimentato che a diverse condizioni il maledetto “inscurimento” non si presenta anche a livelli di pompaggio elevato, nel caso del vacuum pumping. Qual’è dunque la dirimente tra condizione favorevole e sfavorevole, tra vantaggio e svantaggio? Gradirei le vostre opinioni grazie
Ultima modifica di _nadir_ : 05-21-2018 .