A parte il tuo caso specifico, c’è una tendenza generale a voler vedere il morbo di Peyronie anche dove questo non c’è. Si scambia bellamente una curvatura, a volte persino modesta com’è una curvatura inferiore ai 15 gradi, per Peyronie e questo mette confusione perchè laddove realmente presente, il morbo di Peyronie, è difficile da trattare (a volte si tenta la via dei calcioantagonisti locali, del riequilibrio dal dismetabolismo, degli antiossidanti e degli immunoregolatori .. Ma spesso non funzionano) e in tutti casi probabilmente estrometterebbe l’interessato da qualsiasi ipotesi di PE.
Tecnicamente come si potrà mai ridurre una curvatura in presenza di una fibrosi nodulare infiammatoria? La qualità delle erezioni dipende da un’infinità di fattori spesso concorrenti tra di loro, che tuttavia possono essere puntualmente inficiati nel loro valore intrinseco dalla malattia di Peyronie. In quest’ottica pure la richiesta di avere un “pene più elastico” mi spiace dirlo ma dal mio punto di vista è quantomeno velleitario per non dire fantascientifico. Vagamente, buttata lì, l’allopurinolo potrebbe sortire un tale effetto ma sarebbe insensato il suo uso così a casaccio.
E poi a 24 anni con Peyronie ^_^ ?!? Se è tutto dimostrato come dici sei un caso davvero raro, purtroppo. Nessun consiglio ti può essere dato per “non fare ulteriori danni” in situazione infiammatoria come quella in cui, teoricamente, dovresti trovarti e se fossi il tuo urologo non ti direi nemmeno di usare la Androbath a questo punto: troppo stress infiammatorio su una zona che di suo è già in sofferenza sulla rete microvascolare e microfasciale.
Le domande sulla qualità erettiva (erezioni mattutine ecc..) dopo l’uso della pompa sono malposte: mediamente la pompa induce SEMPRE uno stress locale e SEMPRE aggiunge complicazioni negative alla qualità delle erezioni.
Personalmente sono in disaccordo con una certa visione stereotipata e libresca che se ne fa della “EQ”, specialmente nei manuali in inglese.
Nell’ambito del PE solamente in certe fasi della reazione riparativa (che in genere assume forme non predittibili) si possono avere fluttuazioni tali per cui una migliorata erezione viene scambiata erroraneamente per “effetto positivo della pompa sull’erezione”. La verità è che nell’ambito del Penis Enlargement si fà leva sulla reazione riparativa conseguente allo stress meccanico del jelquing/stretching/pumping per ottenere i guadagni in lunghezza e circonferenza ricercati, una precondizione basilare a tutto ciò è la buona funzionalità del reticolo vascolare pelvico/prostatico e dei tessuti ed organi coinvolti. Fuori da questa precondizione non c’è storia per nessuno.
Nel tuo caso specifico pesano i vari trattamenti farmacologici ricevuti in passato e nel presente, la possibilità che fattori di vario tipo abbiano influito sull’equilibrio metabolico, essendo che parli di Peyronie: ma siamo assolutamente sicuri che questa è STABILMENTE e INCONTESTABILMENTE dimostrata? Siamo assolutamente certi della giustezza della diagnosi o sopra al verdetto di Peyronie c’è un vizio di interpretazione?
Se è assolutamente infrequente la diagnosi di morbo di Peyronie a 24 anni, è assolutamente frequente la diagnosi di disfunzione erettile a 24 anni per motivi organici, comuni e legati troppo spesso a questioni nutrizionali/comportamentali e infiammatori pelvico/prostatici. Scambiare questa condizione che genera frustrazione per la mancanza di erezioni qualitative e associarla impropriamente a Peyronie magari solo per la presenza di una innocente curvatura, sarebbe un abbaglio colossale. Ma se lo dice il tuo urologo…