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Grazie paperazzo. Se li trovi, indicameli con PM.

Grazie Marinera…. hai fatto un bel lavoro …..

Felice della traduzione!! :D

Grazie mille!

A quanto pare lallo è un cazzaro :
Le foto di lallo

le foto che ha postato dicendo che erano le sue, erano già su internet, postate da un altro utente, anni prima.

Contento lui .

Messaggio originale di marinera
A quanto pare lallo è un cazzaro :
Le foto di lallo

le foto che ha postato dicendo che erano le sue, erano già su internet, postate da un altro utente, anni prima.


che cosa triste.

Messaggio originale di marinera
A quanto pare lallo è un cazzaro :
Le foto di lallo

le foto che ha postato dicendo che erano le sue, erano già su internet, postate da un altro utente, anni prima.

Marinera,

questo post non lo avevi visto?
lallo - Benefits of Heat in PE

Leggi in cima alla pagina e dammi le tue impressioni.

Quindi non è neanche vero che non parlava inglese? Il tizio che per primo ha postato quelle foto lo ha fatto nel 2004; ancora nel 2006 lallo diceva di essere 18x15.

Ma tu lo sapevi che era un cazzaro, Mark?

Già l’anno passato lessi quel post, volevo fartelo notare ma poi mi passò di mente.

marinera ho bisogno di un consiglio,

verso la fine di luglio dopo una seduta di edging senza lubrificante, ho notato una leggera e circoscritta abrasione sulla pelle appena sotto il glande, quella zona che gli americani chiamano "ridge".

So per mia esperienza personale passata che faccio fatica a guarire da queste seppur piccole abrasioni della pelle del pene.

Sono partito per le vacanze con l’idea forzata di fare una sosta dal PE, ma vedendo che la piccola lesione non si risolveva completamente ho deciso di usare un poco di Diprosone
http://www.revo lutionhealth.co … ments/diprosone

Ben sapendo che il cortisone mi provoca orticaria.

Il Diprosone ha fatto sparire la piccola lesione ma, come ben sapevo, ha irritato la pelle di buona parte dell’asta lasciandola lievissimamente arrossata e sensibile.

Verso la fine di agosto ho ripreso il mio PE, stretching e pumping leggero. Ma alla fine di ogni seduta noto pochi e piccoli ematomi all’attaccatura del frenulo al glande, sul ridge e sulla parte bassa del glande. Insomma quelli che qui chiamano bruises.

La causa può essere collegata all’uso del cortisone che ha indebolito la pelle.

Il semplice olio di germe di grano che io sono solito usare alla fine delle mie sedute di PE non risolve il problema, mentre lo risolve completamente una crema " erboristica" come Ematonil

Si, i componenti sono naturali ma quanto è sano un uso prolungato di questa crema?

Uno dei componenti è l’arnica, che già Bib usava in abbondanza, ameno così ho intuito.

In definitiva, che ne pensi?

Inoltre, in generale, secondo te quali sono i prodotti " sicuri " che si possono usare per lenire gli acciacchi dopo una intensa seduta di PE?

Non ho mai sofferto di particolari irritazioni o lesioni, salvo qualche volta fuoriscita di sangue dal frenulo. Non ho quindi particolare esperienza in creme. L’ arnica, da quel che ho letto, è considerata un’ ottimo aiuto, vedi ad sempio:

Great bruise healing cream

La pomata di cui mi parli dovrebbe essere usata per brevi periodi, da quel che posso dedurre dalla pagina che hai linkato; nota che è specificato che non deve essere usata su ferite. Non ho comunque mai sentito di problemi creati dall’ arnica, anche dopo un uso prolungato.

La Vaselina protettiva è ritenuta da molti vets, come ad esempio gprent, una specie di panacea. Essa non crea problemi neanche con un uso prolungato.

Infine, alcuni consigliano Voltaren gel; quest’ ultimo è un vero e proprio farmaco, per cui può dare reazioni allergiche ed effetti collaterali, e dovrebbe essere usato soltanto per pochi giorni.

Mi dispiace, ma non so dirti di più :) .

Quindi finita una bella sessione di PE consiglieresti al limite solo un cool down con impacchi caldi o freddi ( qui sembra dipenda dai gusti ) oppure addirittura nulla.

Comunque nel caso si sia usato un lubrificante credo che un lavaggio con acqua, che poi diventa una sorta di massaggio. sia in ogni caso indispensabile.

Messaggio originale di mark001
Quindi finita una bella sessione di PE consiglieresti al limite solo un cool down con impacchi caldi o freddi ( qui sembra dipenda dai gusti ) oppure addirittura nulla.

Comunque nel caso si sia usato un lubrificante credo che un lavaggio con acqua, che poi diventa una sorta di massaggio. sia in ogni caso indispensabile.

Messaggio originale di mark001
Quindi finita una bella sessione di PE consiglieresti al limite solo un cool down con impacchi caldi o freddi ( qui sembra dipenda dai gusti ) oppure addirittura nulla.
………….

Credo che un impacco caldo o l’ uso di un calzino riempito di riso e scaldato siano una buona idea per prevenire illividimenti e far rimanere per un certo tempo il pene più ‘pompato’ : in questo modo magari si evitano coaguli ed il ristagno di materiale ‘deteriorato’ (ma non so se questa idea reggerebbe ad una analisi scientifica).

L’ uso del freddo al termine di una sessione invece non tanto mi convince; a quanto mi consta il ghiaccio, ad esempio, viene applicato su traumi da contatto, per prevenire una grossa fuoriuscita di sangue. Spero che non sia vero che noi infliggiamo questo tipo di stress al nostro pene quando facciamo PE :) .

L’ uso alternato del caldo e del freddo ha un senso notevole quando si fa stretching, invece, quindi durante la sessione, non alla fine. La ragione è che il caldo facilita l’ estensione del tessuto connettivo, mentre il freddo riduce l’ effetto elastico, per cui, idealmente, il pene, raggiunta a caldo una certa lunghezza, se raffreddato mentre ancora trattenuto alla lunghezza data, tende a rimanere a quella lunghezza per un maggior periodo di tempo.
(Oddio, spero sia chiaro!).

Messaggio originale di mark001
………….
Comunque nel caso si sia usato un lubrificante credo che un lavaggio con acqua, che poi diventa una sorta di massaggio. sia in ogni caso indispensabile.

Concordo. Il massagio caldo al termine di una sessione è un’ ottima idea.

Messaggio originale di marinera

L’ uso alternato del caldo e del freddo ha un senso notevole quando si fa stretching, invece, quindi durante la sessione, non alla fine. La ragione è che il caldo facilita l’ estensione del tessuto connettivo, mentre il freddo riduce l’ effetto elastico, per cui, idealmente, il pene, raggiunta a caldo una certa lunghezza, se raffreddato mentre ancora trattenuto alla lunghezza data, tende a rimanere a quella lunghezza per un maggior periodo di tempo.
(Oddio, spero sia chiaro!).


E’ chiarissimo.

Più complicato mi sembra metterlo in pratica.

Hai più fantasia pratica di me, come si potrebbe fare?

Il calzino con il riso o panni imbevuti per il riscaldamento. Quando il pene è caldo, si fanno gli stiramenti, tra le serie si riapplica l’ impacco caldo; alla fine della stirata, si comincia ad applicare acqua fredda, o addirittura ghiaccio, sempre mantenendo il pene stirato. Ma al limite, tutto si potrebbe fare con acqua in qualsiasi bagno. Prova, e dimmi cosa ne pensi.

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