ciao a tutti, bentrovati! ritorno dopo un lungo periodo di assenza.
a me sembra un po’ una baggianata che il testosterone aumenti con l’astinenza, semmai cala. il testosterone, se non sbaglio, è prodotto da delle ghiandole, e come tutte le ghiandole meno si utilizzano, meno diventano attive.
colgo l’occasione per chiedere a Marinera un consiglio sul clamp.
io faccio il clamp in vari momenti della giornata; la mattina, appena sveglio quando ho un’erezione molto forte. uso il dito pollice e l’indice, strigo ed ottengo una bella strozzatura. non riesco a durare più di due o tre minuti, ma il risultato è buono e non avverto alcun dolore.
durante l’esercizio l’erezione non cala, quindi è anche difficile aumentare la presa.
effettuo anche delle contrazioni del muscolo del pene per gonfiare al massimo il glande, tavolta sposto la presa in avanti per aumentare al massimo la pressione.
faccio il clamp anche la sera, l’erezione non è ottimale come al mattino. pian piano l’erezione cala mala parte di pene oltre il clamp resta gonfia, anche se molle. leggevo una volta che per mantenere l’erezione è consigliabile masturbarsi un po’.
però, io mi chiedo, come il clamp dovrebbe strozzare le vene di refusso, come mai non strozza quelle di afflusso?
a questo punto, è meglio eseguire il clamp nella prima o nella seconda situazione? il pene deve perdere rigidità durante il clamp o no? se perde rigidità, in un modo o nell’altro cala la pressione.
in tutti i modi, il clamp è un grande esercizio, io lo sento molto.
ho attaccato anch’io dei pezzetti di spugna da cucina ai bordi interni ed è bastato per eliminare i problemi dovuti al dolore che causerebbe senza, potendo stringere quanto basta per fare tutto da tergo.