Lunghezza ottimale della pausa di decondizionamento

Spesso viene chiesto quanto deve essere lunga una pausa di decondizionamento. Per rispondere a questa domanda, mi baserò su due principi. Il primo è noto a chi si allena: un muscolo perde la forza acquisita nello stesso lasso di tempo necessario a conseguirla. Cioè se sei hai aumentato di 40 kg il tuo massimale su panca allenandoti un anno, per tornare al punto iniziale devi smettere di allenarti per 1 anno. Questo non è accurato al 100%, ma come approssimazione può andare.

L’altro principio lo traggo da qui:
"Abdo: Does muscular training differ from the training necessary to increase the strength to tendons and ligaments?

Verhoshansky: There is no difference between the training of muscles than that of tendons and ligaments. All tissues develop simultaneously accept in cases were anabolics are being taken. Anabolics, which are forbidden, trains the muscles very interestingly but spoils the results to the other tissues. Muscles develop faster with anabolics while the tendons lag behind. Actually, you must always train for equal development. So, during heavy training periods were anabolics are used, tendons and ligaments may get severely damaged. On the other hand, if the tendons are able to withstand the training intensity, the muscles are susceptible to rupture. It’s not healthy either way you look at it.
….."
http://www.weig htrainer.net/sp … s/strength.html

Quello che dice è che i tendini acquistano forza con la stessa velocità dei muscoli, nessuna differenza è osservabile se non si usano steroidi. Dato che ciò che limita i guadagni nel PE è la tunica albuginea, la quale è molto simile ad un tendine, ne consegue che il lasso di tempo ideale di un decondizionamento è lo stesso del periodo in cui si è fatto PE. Ciò non significa che se si fa un decondizionamento più breve non si avranno nuovi guadagni, ma che essi non saranno ottimali perchè la tunica tornerà forte molto presto. Anche se si fa il decondizionamento ottimale, in ogni caso, i guadagni futuri saranno, ceteris paribus, inferiore a quelli passati, perchè la tunica ‘ricordera’ come è diventata forte e quindi diventerà difficile da allungare in un lasso di tempo inferiore rispetto al passato.

Logico o no?

Interessante! È proprio la domanda che mi sto facendo da un po’ di tempo. In effetti sottoporre per diversi anni il pene a stimoli come quelli del PE, può solo portarlo ad inspessirsi e a proteggersi da tali forze attraverso un processo di difesa.

Quindi il fatto di fermarsi per un breve periodo come un mese è pressoché inutile? In pratica la tunica, passami il termine, ha una sorta di memoria cellulare? Ma se fosse un processo infinito? Non basterebbe una vita per tornare allo stato iniziale (pre PE).

Allo stato iniziale probabilmente no. Però ci sono anche fattori positivi che controbilanciano: ad esempio cambiare tecnica può ‘sorprendere’ la tunica. Inoltre credo che forze molto basse, come quella applicata da un estensore, non richiedano un vero e proprio decondizionamento. Certo che però il pene si abiturà prima o poi a quello stimolo e bisognerà passare ad altro, ma non credo ci sarà un apprezzabile ‘indurimento’ della tunica. Anzi, un estensore potrebbe essere un’alternativa al decondizionamento.

Ma nella pausa si perdono i guadagni in lunghezza?

Tu hai mai provato a fare una pausa lunga?

No i guadagni in lunghezza non si perdono. Pause io ne ho fatte, anche se non volontariamente. I periodi di PE continuo sono rari per me, anche se qualcosa cerco di fare sempre soprattutto per mantenere l’EQ (non sempre riuscendoci, peraltro).

In pratica è quasi la stessa logica che si adotta nel bodybuilding: vario gli esercizi per coinvolgere e sorprendere i tessuti muscolari i quali altrimenti si adatterebbero a quel “lavoro” giusto?

Certo. Anche se qui il nostro scopo è opposto: non far diventare i tessuti più forti, ma il meno forti possibile; le regole di base da conoscere però sono probabilmente le stesse.

Hai problemi di EQ per via di tutto il volume guadagnato?

No, li avevo anche prima del PE e in effetti il PE mi ha aiuto - il jelqing soprattutto. Ma sono un fumatore accanito e ho ritmi di vita non esattamente igienici.

Ma scusa marinera tutto la circonferenza viene persa oppure una parte viene anche cementata nel tempo?

Dalla mia esperienza direi che la circonferenza si e’ stabilizzata e cementata. Non posso dire lo stesso per la lunghezza. Secondo te, Marinera, questo e’ dovuto al tipo di allenamento effettuato? Oppure alla predisposizione dell fibre ( genetica )?

Ah be buono navarrho che la circonferenza si sia cementata, comunque marinera i rischi di condizionare il pene sono un allenamento troppo faticoso è solo in relazione ai mesi/anni di PE? E quali sono i sintomi che ti fanno capire che si sta condizionando il pene?

Il mio consiglio e’ di non aumentare mai l’intensita’ degli esercizi senza motivo, perche’ lo abitui.

A me è accaduto esattamente l’opposto. La lunghezza tiene, ma la circonferenza tende a calare un po’ appena smetto iniziavo da 12,5 sono arrivato a 13.5 e poi a 14. Se smetto torno a 13,5 per fortuna mai a 12,5 !!

Gran parte dell’apparente aumento in larghezza è dovuto secondo me all’accumulo di fluidi e la migliore EQ. La parte dovuta all’aumento in lungheza della tunica (circolare) è una frazione. La genetica può certamente giocare un ruolo principale. Bisogna poi tenere presente la forma del pene, che non è perfettamente cilindrico; vedendolo come una figura piatta, da sopra, spesso il pene è come un’ellisse; quindi se aumenta la circonferenza l’asse tende a diventare più corto, a parità di diametro. Per spiegare meglio: metti che all’inizio il pene è così

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se aumenta di larghezza tende a diventare così

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Magari Geco può fare un disegno per spiegare meglio.