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Routine ciclica APR e teoria IPR: efficienza e continuità nella crescita del pene

Domanda Sulla Circonferenza

Messaggio originale di Antanior

DISCLAIMER: Parte di quello che segue è una traduzione di quanto scritto di Xenolith o estratto da vari articoli di cui metterò la fonte in fondo; qui e là dove l'ho ritenuto necessario ho ampliato il discorso originale di Xenolith od ho aggiunto nuove informazione. Ringrazio tutti gli autori coinvolti.

Una routine di PE classica prevede che con gradualità vengano aumentata l’intensità e/o il tempo dedicato agli esercizi affinché i guadagni continuino. Ogni volta lo sforzo richiesto per ottenere la stessa crescita incrementa notevolmente e in alcuni casi non è neanche detto che avvenga. Visto che si ottengono peggiori risultati con più fatica viene da chiedersi: il gioco vale la candela?
Direi proprio di no e credo che tutti noi vorremo dedicare meno tempo al PE ed averne più libero per dedicarci ad altre aree della nostra vita.
Tramite una routine ciclica è possibile ottenere proprio questo. Infatti ha il vantaggio di minimizzare il tempo dedicato agli esercizi di PE nonché i giorni dedicati ad essi nel tempo, ed inoltre, osservando i risultati visti fino ad ora, permette di continuare a crescere con continuità ad ogni ciclo.
Prima di passare alla descrizioni delle fasi di questa routine bisogna però comprendere come il pene reagisce agli stimoli del PE.
—-

Processi fisiologici di guarigione e riparazione

Il corpo è in grado autonomamente di provvedere a rimpiazzare i tessuti danneggiati con tessuto vivo; possiamo però distinguere due meccanismi diversi per questo fenomeno: rigenerazione e riparazione.
Nel corpo usualmente vi e’ una combinazione di questi due fenomeni ed il contributo delle due componenti dipende da:
1) capacità proliferativa del tessuto danneggiato
2) integrità della matrice extracellulare
3) risoluzione o cronicizzazione della lesione
4) grandezza della lesione

Mentre con la guarigione (o riparazione), in seguito ad una ferita, vi è la formazione di una cicatrice, tramite la rigenerazione è possibile riformare un tessuto uguale a quello di originario.
Nel PE l’obiettivo è quello di far crescere nuovo tessuto tramite il meccanismo di rigenerazione ed evitare invece di ottenere un tessuto fibrotico.
Per attuare una routine ciclica è bene però conoscere anche le basi del processo di riparazione.

Riparazione dei tessuti

Se il danno prodotto al tessuto è troppo esteso viene promosso il meccanismo di formazione della cicatrice a discapito del processo di guarigione. Infatti la prima necessità del corpo è chiudere velocemente la ferita, per evitare che questa si infetti. Anche nel caso in cui l’infiammazione sia cronica è favorita la riparazione per sostituzione con tessuto fibrotico.
È quindi importante evitare il sovrallenamento nel PE, sia dovuto all’intensità degli esercizi che alla mancanza di rispetto dei tempi di riposo.

Si posso distinguere tre sequenze consecutive, ma sovrapposte, nella guarigione di un tessuto:

Infiammazione
In seguito ad una ferita o da un trauma minore, al massimo poche ore dopo, vi è la fase di infiammazione che ha il suo picco dopo 1/3 giorni e si risolve gradualmente in poche settimane; in tessuti molto vascolarizzati come ad esempio il pene, la risposta si esaurisce più velocemente che in quelli poco irrorati.

Proliferezione
Durante la fase proliferativa avvengono la formazione di nuovi vasi sanguigni, la deposizione di collagene, la crescita cellulare e la contrazione della ferita.
La formazione di nuovo tessuto comincia 24/48 ore dopo il trauma, raggiunge il suo massimo dopo 2/3 settimane e si esaurisce progressivamente in diversi mesi

Rimodellamento
Incomincia dopo 2/3 settimane e dura per un anno o più; avviene la maturazione della cicatrice, che quindi diventa un tessuto ben organizzato, funzionale in grado di comportarsi in maniera simile al tessuto di partenza.

Rigenerazione dei tessuti

Come detto in precedenza, bisogna considerare che i microtraumi prodotti in seguito ad routine di PE non sono ( e non dovrebbero essere) così intensi da innescare un meccanismo di riparazione. Il nostro obiettivo è applicare tramite gli esercizi una determinata forza alla tunica, in modo tale che avvenga una deformazione plastica di essa e si inneschi il meccanismo di rigenerazione. Dopo lo stimolo del PE bisogna mantenere il più a lungo possibile il pene in uno stato allungato/espanso in modo che la crescita cellulare venga agevolata lungo la direzione di tensione. Infine bisogna dare il tempo ai tessuti di riprendersi fra una sessione e l’altra per evitare che si instauri uno stato di infiammazione cronica.
La risoluzione per questi piccoli traumi dura all’incirca 1/2 giorni, a seconda della propria capacità rigenerativa.
—-

Routine ciclica APR

La fase di infiammazione corrisponderà alla routine Attiva di PE, la proliferazione a quella Passiva e il rimodellamento al Riposo.

Bisogna però anche considerare un fenomeno che possiamo notare quando osserviamo su più larga scala una routine di PE: il condizionamento dei tessuti.
La tunica è un tessuto vivo e quindi, a differenza di quanto può succedere sottoponendo ad una certa tensione una corda, si adatta al carico imposto. Ciò vuol dire che gradualmente bisognerà incrementare l’intensità degli esercizi affinché continuino ad esserci guadagni.
Se l’intensità è troppa fin dall’inizio si avrà un precoce condizionamento dei tessuti e un conseguente blocco dei guadagni. Per questo è importante approcciare il PE in maniera graduale, partendo da routine leggere.
Si può continuare ad incrementa passo passo l’intensità per un po’ ma ad un certo punto i guadagni cominceranno inevitabilmente a diminuire notevolmente. Da quanto sperimentato infatti la crescita raggiunge un suo massimo dopo 3/4 settimane e dopo bisognerà incrementare esponenzialmente il lavoro per ottenere un risultato come quello ottenuto nelle prime settimane.

Una routine di PE ciclica può essere vista su due diverse scale temporali:
-micro-scala:ciclo di 2-3 giorni
-macro-scala: 3-4 mesi

Routine ciclica APR: micro-scala

Vediamo le varie fasi della routine nel contesto della micro-scala:

Fase Attiva

La mattina utilizzando un qualsiasi metodo di allenamento convenzionale del PE si va a stimolare il pene.
Naturalmente per riuscire a far funzionare una routine basata sulla teoria IPR l’intensità di questi esercizi non deve essere eccessiva (per evitare di stimolare la formazione di matrice fibrosa) ma non deve essere neanche troppo leggera, poiché se è troppo bassa la deformazione è prevalentemente elastica ed il tessuto tenderà a ritornare alla forma originaria.
Con uno stimolo moderato viene deformata plasticamente la matrice extracellulare e quindi poi, nella fase della proliferazione, viene stimolata la riproduzione cellulare.
Il carico di lavoro andrà poi aumentato gradualmente, come mostrato nella routine d’esempio.
In questo contesto è importante sottolineare che il calore può aiutare a generare una deformazione elastica. Quindi va sempre effettuato il riscaldamento prima della routine!

Fase Passiva

Durante questa fase viene utilizzato un metodo passivo per far si che venga mantenuta una tensione lungo la direzione voluta di crescita e stimolare dunque la crescita cellulare lungo una sola direzione.
Per la lunghezza si può utilizzare un estensore od un bendaggio del pene per mantenere il pene allungato. Per la circonferenza un cock ring od un sistema di sleeve per mantenere il pene in semi-espansione.
Bisogna cominciare ad utilizzarlo appena dopo lo stimolo della fase A e mantenerlo durante la stessa giornata il più a lungo possibile (ricordandosi che è necessario comunque fare delle piccole pause per ristabilire la circolazione). Se causa disagio o dolori naturalmente è opportuno fare una pausa più lunga od interromperlo.
Il giorno dopo non è necessario portarlo l’intera giornata, ma può bastare anche la mattinata in modo da avere più tempo continuo per il riposo.

A differenza dell’uso che si potrebbe fare dell’estensore quando è utilizzato da solo (senza routine manuale), non è necessario raggiungere la massima estensione del pene. Lo scopo è portarlo più ore possibili non allungarlo al massimo per dare più stimolo (non siamo più nella fase Attiva).
Stesso principio vale per gli altri dispositivi passivi.

Fase di Riposo

Far riposare il pene è necessario affinché lo stimolo non diventi cronico e comincino i meccanismi di risposta negativi ai nostri scopi.
Può bastare mezza giornata libera e la notte di riposo (ciclo di 2 giorni), ma è buona cosa ogni tanto prendersi un altro giorno libero per fare una giornata e mezzo continua di pausa (su un ciclo di 3 giorni)
Bisogna invece evitare di comprimere il pene quando non si sta utilizzando il dispositivo passivo; quindi no a intimo troppo aderente (si possono usare in alternativa i pantaloni corti di tute e pigiami).

Routine ciclica APR: macro-scala

Nel contesto della macro-scala, le sequenze sono le stesse, ma con l’aggiunta di un ulteriore fase (rispetto a quelle pensate da Xenolith), che ho sentito il bisogno di introdurre per evitare gli infortuni.

Le seguenti indicazioni dovrebbero essere prese come linee guida: il tempo totale di un ciclo infatti è soggettivo e va adattato ad ognuno in base alla risposta alla routine.
Xenolith suggerisce originariamente 2-3 mesi, ma in base alla mia esperienza un ciclo più lungo offre il vantaggio di evitare incidenti dovuti al troppo lavoro in poco tempo; inoltre con un lungo tempo di decondizionamento si è in grado di mantenere l’intensità della routine al minimo, facendo completamente riprendere i tessuti.
L’importante è non stravolgere le proporzioni fra le varie fasi all’interno del ciclo.
Se ad esempio si aumenta di 2 settimane la fase A, allora di conseguenza vanno aumentate di 2 settimane anche la P e la R. Il principio da rispettare è che le settimane di fase P+R devono essere il doppio della fase A (T non inclusa), in modo da permettere al pene di decondizionarsi a dovere.

Le fasi nel contesto della macro-scala sono:

Fase di Transizione

Durante 1/2 settimana/e ci si riabitua gradualmente agli esercizi del PE ed all’uso dei dispositivi passivi; può essere considerata come il riscaldamento prima della routine di PE vera e propria.
Dopo mesi di inattività (o se si sta cominciando da zero il PE) il pene è parecchio sensibile ed è facile procurarsi infortuni se si parte subito con la routine a pieno regime.

Fase Attiva

Consiste nell’esecuzione del micro-ciclo di 2/3 giorni per 4 settimane.
Durante ognuna della singole settimane della fase attiva abbiamo quindi una seria di mini-cicli di IPR:


Lun: A,P
Mar: P(mattina)
Mer: A,P
Gio: P(mattina)
Ven: R
Sab: A,P
Dom: P
—- (la routine scala di un giorno ogni settima)
Lun: R
Mar: A,P
Mer: P (mattina)
Gio: A,P
Ven: P (mattina)
Sab: R
Dom: A,P
—- (e così via)


O in alternativa:


Lun: A,P
Mar: P(mattina)
Mer: R
Gio: A,P
Ven: A,P
Sab: P(mattina)
Dom: R


Fase Passiva

Interrompendo bruscamente la routine è possibile che i guadagni vengano persi; come visto in precedenza, durante la fase proliferativa infatti potrebbe anche avvenire una contrazione del tessuto.
Per evitare tale fenomeno durante questo periodo, attraverso l’uso di un dispositivo passivo (quelli visit in precedenza) il tessuto è mantenuto disteso/espanso e i guadagni vengono dunque cementificati.
Bisogna cercare di utilizzare dispositivo passivo per diverse ore, quasi ogni giorno, per 4 settimane ( ma in caso si necessità si può fare un giorno di pausa in più ogni tanto); gradualmente si scalano le ore ogni settimana.

Fase di Riposo

Durante 6 o più settimane avviene il decondizionamento del tessuto; bisogna evitare di dare nuovi stimoli di crescita e quindi tutte le attività di PE sono sospese, ma si possono continuare a praticare i kegel e l’edging per migliorare l’erezione.
—-

Iniziare la routine

La routine APR è adatta sia ai nuovi nel mondo del PE che ai veterani. Però mi sento di consigliare ai neofiti, che stanno ancora prendendo confidenza con gli esercizi, di provare prima la Linear Newbie routine per qualche mese, in modo da imparare senza fretta le tecniche; poi dopo aver cementificato i guadagni e riposato per il tempo necessario, possono approcciare una routine come quella mostrata.
Per chi è a riposo da molto si parte direttamente dalla macro-fase di Transizione/Attiva, visto che i tessuti sono pronti a ricevere lo stimolo.
Per chi è in una fase di stallo (i guadagni sono fermi da vari mesi) si parte dalla macro-fase di Riposo perché i tessuti andranno decondizionati prima di poter essere ricettivi agli esercizi di PE; la durata di questa pausa può variare a seconda del lavoro fatto in precedenza, fino a 6 mesi o più per chi ha fatto lavori estremi o routine continue per più di 1 anno (anche se l’ideale sarebbe fare una pausa lunga quanto il tempo in cui si è fatto PE). Più il pene è decondizionato prima di ricominciare la fase A, più la routine ciclica darà risultati; quindi non abbiate fretta di ricominciare!
Se siete ancora in una fase di guadagno invece bisogna passare alla macro-fase Passiva per cementificare i guadagni e poi fare un adeguato decondizionamento.

Nella tabella in fondo potete trovare la routine progettata per la lunghezza, ma con opportune modifiche può essere adatta anche per la circonferenza.



FONTI
Finding xeno: a penis tale
http://www.elec trotherapy.org/ … -healing-review
Wound Healing Versus Regeneration: Role of the Tissue Environment in Regenerative Medicine (Atala et Al.)
Wound repair and regeneration (Gurtner et Al.)


Se io volessi adattare la APR per la circonferenza con un cock ring come dovrei fare? Quante ore dovrei tenerlo per un allenamento passivo?

Messaggio originale di Popa88
Se io volessi adattare la APR per la circonferenza con un cock ring come dovrei fare? Quante ore dovrei tenerlo per un allenamento passivo?

Le ore per il cock ring sono le stesse. Andrebbero adattati gli esercizi attivi aggiungendone di più specifici per la circonferenza (come l’ULI); questi però sono più intensi e quindi non adatti ai pricipianti. All’inizio va bene anche solamente jelq e cock ring (mi raccomando di non coinvolgere i testicoli quando lo usi).


Start:16BPx12.5MEG || Start APR (2016):16.5x13.1 || Today:19.2x14.1cm (7.6x5.6in)

OB1:18x13 {S.Med} || OB2:19x14 {Gra} || OB3(2022):20x14.5 {M.Gra}

Diario e foto || Tabella routine ciclica APR || Grafico volume e {classifica} grandezza

Domanda Sulla Circonferenza

Grazie mille, si l’Uli non mi fido ancora a farli. Ho iniziato cosi. Ho dovuto dividere le ore del cock ring perché diventava un po’ più scuro e non mi sono fidato, ma i risultati li ho avuti subito. Vi aggiornerò e vi comunicherò nei dettagli i cambiamenti di adattamento alla tabella che farò a livello pratico. Siete tutti meravigliosi. Grazie ancora…

Ah ottimo popa, anche io vorrei iniziare una routine del genere con variante circonferenza

Sono in stallo però da un anno e qualche mese, facendo una routine molto base e leggera, volevo chiedere se servisse comunque il decondizionamento.

Alla fine sto solo facendo 5 stretch da 2 minuti, 100 wet jelq e a volte 15 min di pompa.

Antanior, se stai leggendo ti ho anche scritto un PM perché vorrei essere il più metodico possibile


START (settembre 2017): BP: 13.7 NBP: 12.7 EG: ~11

NOW (14/11/2022): BP: 15.4 NBP: 14 meg: 11.3 beg: 13

GOAL: NBP 17X14

Messaggio originale di Popa88
Grazie mille, si l’Uli non mi fido ancora a farli. Ho iniziato cosi. Ho dovuto dividere le ore del cock ring perché diventava un po’ più scuro e non mi sono fidato, ma i risultati li ho avuti subito. Vi aggiornerò e vi comunicherò nei dettagli i cambiamenti di adattamento alla tabella che farò a livello pratico. Siete tutti meravigliosi. Grazie ancora…


Sì meglio andare cauti con il cock ring, poi bisogna anche trovare la misura giusta perchè altrimenti limita troppo la circolazione

Messaggio originale di Idkwte
Ah ottimo popa, anche io vorrei iniziare una routine del genere con variante circonferenza

Sono in stallo però da un anno e qualche mese, facendo una routine molto base e leggera, volevo chiedere se servisse comunque il decondizionamento.

Alla fine sto solo facendo 5 stretch da 2 minuti, 100 wet jelq e a volte 15 min di pompa.

Antanior, se stai leggendo ti ho anche scritto un PM perché vorrei essere il più metodico possibile

Ciao Idkwte, ho letto il messagio. Se sei in stallo devi partire dalla pausa di decondizionamento


Start:16BPx12.5MEG || Start APR (2016):16.5x13.1 || Today:19.2x14.1cm (7.6x5.6in)

OB1:18x13 {S.Med} || OB2:19x14 {Gra} || OB3(2022):20x14.5 {M.Gra}

Diario e foto || Tabella routine ciclica APR || Grafico volume e {classifica} grandezza

Mi sono appena iscrittto e ho trovato il tuo post. Domani voglio leggere la routine con più calma, ma quello che mi “spaventa” della routine normale ed avanzata è il tempo che ci vuole quasi ogni giorno, non vivendo da solo è ancora peggio. Mi puoi dare qualche consiglio? Ho visto anche l’immagine allegata e non capisco cosa sia l’ADS.

Grazie

Mi ero perso questo post, che probabilmente è il migliore della sezione italiana. Tu Antanior hai sperimentato le teorie di Xenolith?

Concordo, post preziosissimo.


18/09/12...: BPEL 17,3 - NBPEL 15,0 - MSEG 11,9

2015.: BPEL 20,5 - NBPEL 18,5 - MSEG 13,0🔝🔝 TODAY: BPEL 20,0 - NBPEL 18,0 - MSEG ???.

Goal..........: BPEL 22,0 - NBPEL 20,0 - MSEG 15,0

Messaggio originale di YukioM
Mi ero perso questo post, che probabilmente è il migliore della sezione italiana. Tu Antanior hai sperimentato le teorie di Xenolith?

Grazie, nel forum ci sono molto discussioni interessanti piú o meno nascoste! Qualcuno aveva proposto di metterla “sticky/in rilievo” ma non so chi se ne può occupare.

Certamente, è attreverso la routine sviluppata da queste teorie che ho avuto i guadagni dal 2016 in poi (in realtà anche quelli iniziali prima della pompa ad acqua, ma non sapevo di starla facendo)



Mi era sfuggito il post dell’altro utente, significa All Day Stretcher (quindi estensore, bendaggio ecc.)

Start:16BPx12.5MEG || Start APR (2016):16.5x13.1 || Today:19.2x14.1cm (7.6x5.6in)

OB1:18x13 {S.Med} || OB2:19x14 {Gra} || OB3(2022):20x14.5 {M.Gra}

Diario e foto || Tabella routine ciclica APR || Grafico volume e {classifica} grandezza

Incollo qui un mio post visto che noto dei punti in comune con questo thread:

” Ciao ragazzi, pratico ormai PE da 4 anni (Solo dry jelqs) di cui, i primi 2 in modo discontinuo. Tralasciando il fatto che dopo un annetto e mezzo ho riscontrato una minore reattività del pene agli esercizi (nè indicatori positivi, nè negativi. Se aumento frequenza/intensita: solo indicatori negativi) e che adesso, sembro trarre benefici da una frequenza ridotta all’ osso (1/2 sessioni a settimana da 5 min come “base” sulla quale poi, eventualmente, progredire)

Stavo pensando di organizzare i mesocicli in questo modo:

1° mesociclo
4 settimane ON
1 OFF

Così per 3/4 volte (quindi 4-5 mesi in totale) Poi 1 mese stop.

Dopo 4 mesocicli così, 6 mesi di totale decondizionamento.

Come la vedete una routine organizzata così tenendo conto del fatto “che mi conosco” e che so di aver bisogno di recuperare di più rispetto agli altri? “

Info x Obiettivo di larghezza

Messaggio originale di Antanior

DISCLAIMER: Parte di quello che segue è una traduzione di quanto scritto di Xenolith o estratto da vari articoli di cui metterò la fonte in fondo; qui e là dove l'ho ritenuto necessario ho ampliato il discorso originale di Xenolith od ho aggiunto nuove informazione. Ringrazio tutti gli autori coinvolti.

Una routine di PE classica prevede che con gradualità vengano aumentata l’intensità e/o il tempo dedicato agli esercizi affinché i guadagni continuino. Ogni volta lo sforzo richiesto per ottenere la stessa crescita incrementa notevolmente e in alcuni casi non è neanche detto che avvenga. Visto che si ottengono peggiori risultati con più fatica viene da chiedersi: il gioco vale la candela?
Direi proprio di no e credo che tutti noi vorremo dedicare meno tempo al PE ed averne più libero per dedicarci ad altre aree della nostra vita.
Tramite una routine ciclica è possibile ottenere proprio questo. Infatti ha il vantaggio di minimizzare il tempo dedicato agli esercizi di PE nonché i giorni dedicati ad essi nel tempo, ed inoltre, osservando i risultati visti fino ad ora, permette di continuare a crescere con continuità ad ogni ciclo.
Prima di passare alla descrizioni delle fasi di questa routine bisogna però comprendere come il pene reagisce agli stimoli del PE.
—-

Processi fisiologici di guarigione e riparazione

Il corpo è in grado autonomamente di provvedere a rimpiazzare i tessuti danneggiati con tessuto vivo; possiamo però distinguere due meccanismi diversi per questo fenomeno: rigenerazione e riparazione.
Nel corpo usualmente vi e’ una combinazione di questi due fenomeni ed il contributo delle due componenti dipende da:
1) capacità proliferativa del tessuto danneggiato
2) integrità della matrice extracellulare
3) risoluzione o cronicizzazione della lesione
4) grandezza della lesione

Mentre con la guarigione (o riparazione), in seguito ad una ferita, vi è la formazione di una cicatrice, tramite la rigenerazione è possibile riformare un tessuto uguale a quello di originario.
Nel PE l’obiettivo è quello di far crescere nuovo tessuto tramite il meccanismo di rigenerazione ed evitare invece di ottenere un tessuto fibrotico.
Per attuare una routine ciclica è bene però conoscere anche le basi del processo di riparazione.

Riparazione dei tessuti

Se il danno prodotto al tessuto è troppo esteso viene promosso il meccanismo di formazione della cicatrice a discapito del processo di guarigione. Infatti la prima necessità del corpo è chiudere velocemente la ferita, per evitare che questa si infetti. Anche nel caso in cui l’infiammazione sia cronica è favorita la riparazione per sostituzione con tessuto fibrotico.
È quindi importante evitare il sovrallenamento nel PE, sia dovuto all’intensità degli esercizi che alla mancanza di rispetto dei tempi di riposo.

Si posso distinguere tre sequenze consecutive, ma sovrapposte, nella guarigione di un tessuto:

Infiammazione
In seguito ad una ferita o da un trauma minore, al massimo poche ore dopo, vi è la fase di infiammazione che ha il suo picco dopo 1/3 giorni e si risolve gradualmente in poche settimane; in tessuti molto vascolarizzati come ad esempio il pene, la risposta si esaurisce più velocemente che in quelli poco irrorati.

Proliferezione
Durante la fase proliferativa avvengono la formazione di nuovi vasi sanguigni, la deposizione di collagene, la crescita cellulare e la contrazione della ferita.
La formazione di nuovo tessuto comincia 24/48 ore dopo il trauma, raggiunge il suo massimo dopo 2/3 settimane e si esaurisce progressivamente in diversi mesi

Rimodellamento
Incomincia dopo 2/3 settimane e dura per un anno o più; avviene la maturazione della cicatrice, che quindi diventa un tessuto ben organizzato, funzionale in grado di comportarsi in maniera simile al tessuto di partenza.

Rigenerazione dei tessuti

Come detto in precedenza, bisogna considerare che i microtraumi prodotti in seguito ad routine di PE non sono ( e non dovrebbero essere) così intensi da innescare un meccanismo di riparazione. Il nostro obiettivo è applicare tramite gli esercizi una determinata forza alla tunica, in modo tale che avvenga una deformazione plastica di essa e si inneschi il meccanismo di rigenerazione. Dopo lo stimolo del PE bisogna mantenere il più a lungo possibile il pene in uno stato allungato/espanso in modo che la crescita cellulare venga agevolata lungo la direzione di tensione. Infine bisogna dare il tempo ai tessuti di riprendersi fra una sessione e l’altra per evitare che si instauri uno stato di infiammazione cronica.
La risoluzione per questi piccoli traumi dura all’incirca 1/2 giorni, a seconda della propria capacità rigenerativa.
—-

Routine ciclica APR

La fase di infiammazione corrisponderà alla routine Attiva di PE, la proliferazione a quella Passiva e il rimodellamento al Riposo.

Bisogna però anche considerare un fenomeno che possiamo notare quando osserviamo su più larga scala una routine di PE: il condizionamento dei tessuti.
La tunica è un tessuto vivo e quindi, a differenza di quanto può succedere sottoponendo ad una certa tensione una corda, si adatta al carico imposto. Ciò vuol dire che gradualmente bisognerà incrementare l’intensità degli esercizi affinché continuino ad esserci guadagni.
Se l’intensità è troppa fin dall’inizio si avrà un precoce condizionamento dei tessuti e un conseguente blocco dei guadagni. Per questo è importante approcciare il PE in maniera graduale, partendo da routine leggere.
Si può continuare ad incrementa passo passo l’intensità per un po’ ma ad un certo punto i guadagni cominceranno inevitabilmente a diminuire notevolmente. Da quanto sperimentato infatti la crescita raggiunge un suo massimo dopo 3/4 settimane e dopo bisognerà incrementare esponenzialmente il lavoro per ottenere un risultato come quello ottenuto nelle prime settimane.

Una routine di PE ciclica può essere vista su due diverse scale temporali:
-micro-scala:ciclo di 2-3 giorni
-macro-scala: 3-4 mesi

Routine ciclica APR: micro-scala

Vediamo le varie fasi della routine nel contesto della micro-scala:

Fase Attiva

La mattina utilizzando un qualsiasi metodo di allenamento convenzionale del PE si va a stimolare il pene.
Naturalmente per riuscire a far funzionare una routine basata sulla teoria IPR l’intensità di questi esercizi non deve essere eccessiva (per evitare di stimolare la formazione di matrice fibrosa) ma non deve essere neanche troppo leggera, poiché se è troppo bassa la deformazione è prevalentemente elastica ed il tessuto tenderà a ritornare alla forma originaria.
Con uno stimolo moderato viene deformata plasticamente la matrice extracellulare e quindi poi, nella fase della proliferazione, viene stimolata la riproduzione cellulare.
Il carico di lavoro andrà poi aumentato gradualmente, come mostrato nella routine d’esempio.
In questo contesto è importante sottolineare che il calore può aiutare a generare una deformazione elastica. Quindi va sempre effettuato il riscaldamento prima della routine!

Fase Passiva

Durante questa fase viene utilizzato un metodo passivo per far si che venga mantenuta una tensione lungo la direzione voluta di crescita e stimolare dunque la crescita cellulare lungo una sola direzione.
Per la lunghezza si può utilizzare un estensore od un bendaggio del pene per mantenere il pene allungato. Per la circonferenza un cock ring od un sistema di sleeve per mantenere il pene in semi-espansione.
Bisogna cominciare ad utilizzarlo appena dopo lo stimolo della fase A e mantenerlo durante la stessa giornata il più a lungo possibile (ricordandosi che è necessario comunque fare delle piccole pause per ristabilire la circolazione). Se causa disagio o dolori naturalmente è opportuno fare una pausa più lunga od interromperlo.
Il giorno dopo non è necessario portarlo l’intera giornata, ma può bastare anche la mattinata in modo da avere più tempo continuo per il riposo.

A differenza dell’uso che si potrebbe fare dell’estensore quando è utilizzato da solo (senza routine manuale), non è necessario raggiungere la massima estensione del pene. Lo scopo è portarlo più ore possibili non allungarlo al massimo per dare più stimolo (non siamo più nella fase Attiva).
Stesso principio vale per gli altri dispositivi passivi.

Fase di Riposo

Far riposare il pene è necessario affinché lo stimolo non diventi cronico e comincino i meccanismi di risposta negativi ai nostri scopi.
Può bastare mezza giornata libera e la notte di riposo (ciclo di 2 giorni), ma è buona cosa ogni tanto prendersi un altro giorno libero per fare una giornata e mezzo continua di pausa (su un ciclo di 3 giorni)
Bisogna invece evitare di comprimere il pene quando non si sta utilizzando il dispositivo passivo; quindi no a intimo troppo aderente (si possono usare in alternativa i pantaloni corti di tute e pigiami).

Routine ciclica APR: macro-scala

Nel contesto della macro-scala, le sequenze sono le stesse, ma con l’aggiunta di un ulteriore fase (rispetto a quelle pensate da Xenolith), che ho sentito il bisogno di introdurre per evitare gli infortuni.

Le seguenti indicazioni dovrebbero essere prese come linee guida: il tempo totale di un ciclo infatti è soggettivo e va adattato ad ognuno in base alla risposta alla routine.
Xenolith suggerisce originariamente 2-3 mesi, ma in base alla mia esperienza un ciclo più lungo offre il vantaggio di evitare incidenti dovuti al troppo lavoro in poco tempo; inoltre con un lungo tempo di decondizionamento si è in grado di mantenere l’intensità della routine al minimo, facendo completamente riprendere i tessuti.
L’importante è non stravolgere le proporzioni fra le varie fasi all’interno del ciclo.
Se ad esempio si aumenta di 2 settimane la fase A, allora di conseguenza vanno aumentate di 2 settimane anche la P e la R. Il principio da rispettare è che le settimane di fase P+R devono essere il doppio della fase A (T non inclusa), in modo da permettere al pene di decondizionarsi a dovere.

Le fasi nel contesto della macro-scala sono:

Fase di Transizione

Durante 1/2 settimana/e ci si riabitua gradualmente agli esercizi del PE ed all’uso dei dispositivi passivi; può essere considerata come il riscaldamento prima della routine di PE vera e propria.
Dopo mesi di inattività (o se si sta cominciando da zero il PE) il pene è parecchio sensibile ed è facile procurarsi infortuni se si parte subito con la routine a pieno regime.

Fase Attiva

Consiste nell’esecuzione del micro-ciclo di 2/3 giorni per 4 settimane.
Durante ognuna della singole settimane della fase attiva abbiamo quindi una seria di mini-cicli di IPR:


Lun: A,P
Mar: P(mattina)
Mer: A,P
Gio: P(mattina)
Ven: R
Sab: A,P
Dom: P
—- (la routine scala di un giorno ogni settima)
Lun: R
Mar: A,P
Mer: P (mattina)
Gio: A,P
Ven: P (mattina)
Sab: R
Dom: A,P
—- (e così via)

O in alternativa:


Lun: A,P
Mar: P(mattina)
Mer: R
Gio: A,P
Ven: A,P
Sab: P(mattina)
Dom: R

Fase Passiva

Interrompendo bruscamente la routine è possibile che i guadagni vengano persi; come visto in precedenza, durante la fase proliferativa infatti potrebbe anche avvenire una contrazione del tessuto.
Per evitare tale fenomeno durante questo periodo, attraverso l’uso di un dispositivo passivo (quelli visit in precedenza) il tessuto è mantenuto disteso/espanso e i guadagni vengono dunque cementificati.
Bisogna cercare di utilizzare dispositivo passivo per diverse ore, quasi ogni giorno, per 4 settimane ( ma in caso si necessità si può fare un giorno di pausa in più ogni tanto); gradualmente si scalano le ore ogni settimana.

Fase di Riposo

Durante 6 o più settimane avviene il decondizionamento del tessuto; bisogna evitare di dare nuovi stimoli di crescita e quindi tutte le attività di PE sono sospese, ma si possono continuare a praticare i kegel e l’edging per migliorare l’erezione.
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Iniziare la routine

La routine APR è adatta sia ai nuovi nel mondo del PE che ai veterani. Però mi sento di consigliare ai neofiti, che stanno ancora prendendo confidenza con gli esercizi, di provare prima la Linear Newbie routine per qualche mese, in modo da imparare senza fretta le tecniche; poi dopo aver cementificato i guadagni e riposato per il tempo necessario, possono approcciare una routine come quella mostrata.
Per chi è a riposo da molto si parte direttamente dalla macro-fase di Transizione/Attiva, visto che i tessuti sono pronti a ricevere lo stimolo.
Per chi è in una fase di stallo (i guadagni sono fermi da vari mesi) si parte dalla macro-fase di Riposo perché i tessuti andranno decondizionati prima di poter essere ricettivi agli esercizi di PE; la durata di questa pausa può variare a seconda del lavoro fatto in precedenza, fino a 6 mesi o più per chi ha fatto lavori estremi o routine continue per più di 1 anno (anche se l’ideale sarebbe fare una pausa lunga quanto il tempo in cui si è fatto PE). Più il pene è decondizionato prima di ricominciare la fase A, più la routine ciclica darà risultati; quindi non abbiate fretta di ricominciare!
Se siete ancora in una fase di guadagno invece bisogna passare alla macro-fase Passiva per cementificare i guadagni e poi fare un adeguato decondizionamento.

Nella tabella in fondo potete trovare la routine progettata per la lunghezza, ma con opportune modifiche può essere adatta anche per la circonferenza.



FONTI
Finding xeno: a penis tale
http://www.elec trotherapy.org/ … -healing-review
Wound Healing Versus Regeneration: Role of the Tissue Environment in Regenerative Medicine (Atala et Al.)
Wound repair and regeneration (Gurtner et Al.)

Ciao! Grazie per questo magnifico post che scopro solo ora. Ho fatto per un paio di anni il PE che avevo scoperto su questo sito. Ero partito da 14.7 x 11.5 e dopo due anni sono arrivato a 16 x 12.2.
Ho smesso per un paio di anni. Attualmente ho ancora queste dimensioni. Ho scoperto questo tuo magnifico post che vorrei iniziare a provare.
Volevo chiederti se per caso potresti postare una tabella con anche come migliorare la larghezza. Al posto dell’estensione nella fase passiva metteresti un cock ring? Con quali tempi?
Inoltre volevo chiederti se per caso fosse possibile fare entrambe le cose. Sia in fase passiva x la lunghezza che per la larghezza o sia meglio concentrarsi su una. Ti ringrazio e ringrazio tutti.

Messaggio originale di Fabdfr
Ciao! Grazie per questo magnifico post che scopro solo ora. Ho fatto per un paio di anni il PE che avevo scoperto su questo sito. Ero partito da 14.7 x 11.5 e dopo due anni sono arrivato a 16 x 12.2.
Ho smesso per un paio di anni. Attualmente ho ancora queste dimensioni. Ho scoperto questo tuo magnifico post che vorrei iniziare a provare.
Volevo chiederti se per caso potresti postare una tabella con anche come migliorare la larghezza. Al posto dell’estensione nella fase passiva metteresti un cock ring? Con quali tempi?
Inoltre volevo chiederti se per caso fosse possibile fare entrambe le cose. Sia in fase passiva x la lunghezza che per la larghezza o sia meglio concentrarsi su una. Ti ringrazio e ringrazio tutti.

Scusa il ritardo ma non guardavo da un po’ il forum. I prossimi giorni quando ho tempo metto la tabella.

Comunque credo convenga concentrasi su una alla volta altrimenti si rischia di limitare i guadagni: guardando i precedenti cicli, concentrandomi solo sulla lunghezza ottenevo 0,5-0,6 cm, solo sulla circonferenza 0,3-0,4 mm, mentre facendo un mix ho ottenuto 0,2 mm in lunghezza e 0,2 mm in circonferenza.


Start:16BPx12.5MEG || Start APR (2016):16.5x13.1 || Today:19.2x14.1cm (7.6x5.6in)

OB1:18x13 {S.Med} || OB2:19x14 {Gra} || OB3(2022):20x14.5 {M.Gra}

Diario e foto || Tabella routine ciclica APR || Grafico volume e {classifica} grandezza

Messaggio originale di Antanior
Scusa il ritardo ma non guardavo da un po’ il forum. I prossimi giorni quando ho tempo metto la tabella.

Comunque credo convenga concentrasi su una alla volta altrimenti si rischia di limitare i guadagni: guardando i precedenti cicli, concentrandomi solo sulla lunghezza ottenevo 0,5-0,6 cm, solo sulla circonferenza 0,3-0,4 mm, mentre facendo un mix ho ottenuto 0,2 mm in lunghezza e 0,2 mm in circonferenza.

P.S. Intendevo tutti cm non mm



Ecco la tabella, come esercizio manuale per la circonferenza mi sono trovato bene con gli Uli in alternativa si può provare il clamping (ma queste sono tecniche avanzate quindi per un principiante è meglio sostituirle con una sessione di jelq in più). Dispositivi passivi possono essere oltre al cock-ring, anche il clamp (non troppo stretto), bendaggio alla base, pompa a vuoto (a bassa intensità).
RoutineCirconferenza.webp
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Start:16BPx12.5MEG || Start APR (2016):16.5x13.1 || Today:19.2x14.1cm (7.6x5.6in)

OB1:18x13 {S.Med} || OB2:19x14 {Gra} || OB3(2022):20x14.5 {M.Gra}

Diario e foto || Tabella routine ciclica APR || Grafico volume e {classifica} grandezza

Messaggio originale di Antanior
P.S. Intendevo tutti cm non mm


Ecco la tabella, come esercizio manuale per la circonferenza mi sono trovato bene con gli Uli in alternativa si può provare il clamping (ma queste sono tecniche avanzate quindi per un principiante è meglio sostituirle con una sessione di jelq in più). Dispositivi passivi possono essere oltre al cock-ring, anche il clamp (non troppo stretto), bendaggio alla base, pompa a vuoto (a bassa intensità).

Ti ringrazio! Davvero gentilissimo, al momento mi sto concentrando con la routine di lunghezza. Sto seguendo la tua tabella e mi trovo molto bene. Nelle giornate dove ho il jelq faccio solo riscaldamento e jelq, nessun stiramento giusto? Poi porto l’estensore senza tirarlo moltissimo. Hai qualche altro consiglio?
Comunque ho riscontrato il problema di molti sia con l’estensore che con il bendaggio per via della molta pelle che ho sul pene, che faceva scappare sia il bendaggio che l’estensore. Ho trovato però una soluzione. Premettendo che il mio estensore è simil cappio, al posto del cappio ha una banda di silicone larga circa 2 cm che fascia il pene stringendolo… Ho risolto mettendo il cilindretto di gomma piuma sotto il glande (a glande coperto) e poi ho fatto un bendaggio sopra la gomma piuma di circa 3 giri in modo tale da stringere un po il pene senza però bloccare la circolazione… E poi sopra ci metto l’estensore e la fascia di silicone che funghe da “cappio” sopra al bendaggio. Non scivola più, è comodissimo e quindi anchel’estensore non devo stringerlo. Posso tenerlo per 3 ore e mezza prima di fare pausa senza alcun problema. Spero possa essere d’aiuto a qualcuno.
Grazie ancora per la tabella!

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