Ricerca Scientifica del Pumping: Documentato dall'utente Buckfever

Volevo condividere con voi un post interessante di Buckfever direttamente dalla sezione americana, dove applica i risultati di uno studio autorevole sul pumping, seguendo meticolosamente le indicazioni e documentando i suoi progressi giorno per giorno. Potete trovare il suo post Buckfever’s Clinical VED(pumping) Journal (p. 5)

Il caso di studio che Buckfever ha condiviso è stato finanziato dal Natural Science Foundation of China, dal Sichuan Science and Technology Program e dal Chengdu Science and Technology Program, coinvolgendo diversi specialisti cinesi nella ricerca medica. Questo studio mira a dimostrare come l’uso di un dispositivo di erezione a vuoto possa migliorare la funzione erettile in pazienti con danni, ad esempio, derivanti da cancro alla prostata, senza ricorrere a interventi chirurgici.

Ho consultato lo studio completo, disponibile a questo link , e vorrei riassumere brevemente i punti chiave prima di passare ai risultati di Buckfever.

Sintesi dell'articolo
Dopo una prostatectomia, una percentuale significativa di pazienti sviluppa disfunzione erettile e accorciamento del pene. L'approccio VED (Vacuum Erection Device) viene utilizzato per la riabilitazione e consiste nell'impiego di dispositivi a vuoto per migliorare la funzionalità del pene.

Nel caso di studio sono stati coinvolti 96 ratti maschi adulti di tipo Sprague Dawley, suddivisi in sei gruppi: Sham (senza lesioni), BCNC (lesione chirurgica senza trattamento) e quattro gruppi VED (con trattamenti di diversa durata). Le procedure VED applicate hanno incluso:

Prima procedura: 2-3-2-3 min: 2 min di VED – 2 min di riposo – 3 min di VED – 2 min di riposo – 2 min di VED – 2 min di riposo – 3 min di VED
Seconda procedura: 4-3-3 min: 4 min di VED – 2 min di riposo – 3 min di VED – 2 min di riposo – 3 min di VED
Terza procedura: 5-5 min: 5 min di VED – 2 min di riposo – 5 min di VED
Quarta procedura: 10 min: VED continuo per 10 min

Riporto, per maggiore chiarezza, che non sono disponibili dati riguardo alla durata dell’utilizzo di questo metodo sui ratti né sulle pressioni esercitate con il dispositivo a vuoto espresse in unità di misura.

Risultati:
L'aumento della durata del trattamento VED ha ridotto significativamente la saturazione di ossigeno penieno e la pressione parziale di ossigeno, limitando l'apporto di ossigeno al pene. Tutti i regimi di trattamento VED hanno mostrato una parziale inversione dell'accorciamento del pene e della disfunzione erettile indotti da BCNC, con miglioramenti più significativi nei gruppi sottoposti a trattamenti 4-3-3 min e 5-5 min. Inoltre, la lunghezza del corpo cavernoso aumentava con l'aumento della durata del trattamento fino a 4 minuti; oltre a questo tempo non si sono riscontrati miglioramenti significativi.

Effetti Collaterali:
Quasi tutti i ratti nei gruppi trattati hanno mostrato edema del prepuzio, con effetti collaterali più gravi nel gruppo con regime di 2-3-2-3 minuti. Gli effetti collaterali legati all'uso del VED sono generalmente rari e derivano da usi impropri, ma nello studio, si è notato un aumento dell'edema e, in alcuni casi, sanguinamento attivo. È essenziale considerare la possibilità di effetti collaterali e si raccomanda di utilizzare lubrificanti adeguati, evitando usi ripetuti in breve tempo. Poiché l’incidenza degli effetti collaterali aumenta e i livelli di ossigeno diminuiscono, la terapia VED non dovrebbe superare i 10 minuti. Infine, il regime di trattamento 5-5 minuti si è dimostrato il più efficace nel mantenere la funzione erettile e la lunghezza del pene, riducendo l'ipossia e la fibrosi.

Buckfever ha scelto di utilizzare la terza procedura del caso di studio per un periodo di 28 giorni (estendendolo ulteriormente) che prevedeva una sessione di 12 minuti divisi in 5 minuti di pumping, 2 minuti di riposo e altri 5 minuti di pumping. Da quanto emerge dal suo post, pare si sia concentrato solo su questa procedura non includendo alcuna ulteriore routine.

Il primo giorno riporta:
Protocollo di VED: 5 minuti a 4hg, 2 minuti di riposo.
06/05/2024
Sessione: 1
Lunghezza: 6.5+ pollici
Osservazioni: Nessun edema, nessun punto rosso.
Nota: Inizia a monitorare la lunghezza del pene durante le sessioni nella pompa e riferisce osservazioni sulla qualità dell'erezione.

Dopo 7 giorni riporta:
11/05/2024
Protocollo di VED: 5 minuti a 4hg, 2 minuti di riposo.
Sessione: 7
Lunghezza: 6-3/4 pollici
Osservazioni: Sembra che ci sia una correlazione tra lunghezza e imballaggio della pompa.

Dopo 38 giorni riporta:
13/06/2024
Protocollo di VED: 5 minuti a 4 inHg, 2 minuti di riposo, 5 minuti a 5 inHg.
Sessione: 38
Lunghezza: 6-7/8+ pollici
Osservazioni: Nessun edema o macchie rosse. Ha notato un miglioramento nelle erezioni mattutine, senza effetti collaterali.

Dopo 39 giorni riporta:
14/06/2024
Protocollo di VED: 5 minuti a 4 inHg, 2 minuti di riposo, 5 minuti a 5 inHg.
Sessione: 39
Lunghezza: 6-7/8+ pollici
Osservazioni: Maggiore lunghezza. Ha notato un aumento dell'eccitazione prima della sessione di pompaggio e ha pianificato di aumentare gradualmente la pressione.
Discolorazione: Ha notato macchie dopo la sessione e ha deciso di riposare il giorno successivo in preparazione per un appuntamento.

Dopo 79 giorni riporta:
23/08/2024
Protocollo di VED: sessione di pumping di 15 minuti, suddivisa in tre cicli di 5 minuti a 4.25 hg, intervallati da pause di 2 minuti.
Sessione: 79
Lunghezza: 7-3+ pollici
Osservazioni: Sebbene le misure siano simili a quelle precedenti, visivamente occupa più spazio nel tubo.
Discolorazione: Risolta

Dopo 102 giorni riporta:
15/09/2024
Sessione: 102
Protocollo di VED: 5 minuti a 4 hg, 2 minuti di riposo, 5 minuti a 4 hg, 2 minuti di riposo e 5 minuti a 4 hg.
Lunghezza: 7-1/4+ pollici
Osservazioni: C'è stato un notevole aumento di quanto pene viene imballato all'interno del tubo.

Buckfever continua a condividere i suoi progressi, e sarebbe interessante seguirlo fino alla conclusione del suo esperimento per valutare i guadagni ottenuti con questa metodologia.

Sebbene le domande siano numerose, sono rimasto sorpreso dai risultati, specialmente considerando l’approccio semplice e poco impegnativo in termini di tempo.

e voi cosa ne pensate?

Un abbraccio.

Ciao Normo, è un articolo davvero interessante e concordo pienamente con te sul seguirlo per vedere che risultati riesce ad ottenere con questo protocollo.

Ti dirò che tempo addietro ho fatto una cosa simile ma con tempistiche molto maggiori rispetto a quelle di Buckfever e ad oggi è stato forse il metodo con cui ho guadagnato di più, sia in lunghezza che in spessore.

Non essendo uno scienziato le mie sono solo illazioni, ma credo che il trucco si questo metodo risieda nelle pause. In pratica ridiando ossigeno ai tessuti ogni tot.min si incrementa la loro capacità di ripresa e poi si mantiene intanto un’erezione migliore nel cilindro visto che ogni tot.min si ricomincia a pompare sangue nel pene.
Nel mio protocollo la pausa era più corta (1min) e nn portavo mai a 0 la depressione (1Hg) quindi alternavo 5min a 4-6Hg a 1min a 1Hg per un totale di circa un oretta min più min meno . Ovviamente sono arrivato ai 60min gradualmente per non ottenere un mostro ciambella :)

Questo approccio mi ha permesso, insieme agli stiramenti manuali di rompere il mio plateau e ho guadagnato tanto da sfiorare i 20cm in lunghezza e tornare ai miei vecchi 15,6 di circonferenza.

A mio avviso nn c’è protocollo migliore per usare la pompa a vuoto. Mi piacerebbe anche sperimentare usando la pompa insieme a dell’acqua miscelata con i sali di Empson (magnesio) per vedere se ne migliora ulteriormente l’efficacia.

Opinioni? :)

Ottimo normo.

Davvero interessante. Seguirò il suo percorso.

Sarebbe interessante se qualcuno di noi potesse provare attivamente questo metodo, io al momento sto già provando un altra routine che mi sta portando risultarti e non voflio interrompere ma più avanti potrei provare.

Il metodo è molto differenzte da ciò che abbiamo sempre fatto ed è stato sempre sponsorizzato come metodo migliore (sessioni lunghe) ma tra chi ha ottenuto risultati maggiori dal pump anche eseguendo 2 ore al giorno andava avanti con pause ogni 20 min.

Quando ho provato invece a fare sessioni lunghe consecutive come altri (imitando il priapismo) non ho ottenuto molto, cosi come altri.

A questo punto è proprio la pausa breve e frequente a fare la differenza.

Ragazzi, i dubbi sulla questione sono davvero molti.

Prima di tutto, parliamo di un caso di studio condotto su ratti, dove non è chiaro a quali pressioni siano stati sottoposti, né per quanto tempo, né se durante il riposo il pene fosse mantenuto sotto una pressione statica all’interno del cilindro oppure no. Questo rappresenta la principale fonte di interrogativi sull’efficacia del metodo applicato agli esseri umani.

Un altro punto: i risultati ottenuti sono permanenti o visibili solo durante le sessioni di pompaggio? Questo aspetto non è stato affrontato con chiarezza nel post di Buckfever.

Lo studio si concentrava principalmente sul ripristino della salute del pene, cercando di riportarla quanto più possibile a condizioni ottimali dopo un intervento che simulava una situazione post-prostatectomia. L’obiettivo era migliorare le erezioni e contrastare l’accorciamento del pene, non l’aumento delle dimensioni. Pertanto, non si trovano informazioni su questo aspetto all’interno dello studio.

Le sessioni generalmente praticate e consigliate qui su TP sono molto più lunghe e con pause diverse rispetto al protocollo VED. Tuttavia, queste portano a risultati significativi in termini di dimensioni, quindi, mi viene da chiedere: dov’è la svolta?

Credo che alla fine di tutto, possiamo essere d’accordo che la chiave potrebbe risiedere nelle brevi pause del protocollo. Se gli scienziati hanno considerato protocolli VED di 2-10 minuti con pause brevi, ci sarà una ragione.

Forse, routine più lunghe e intense hanno causato complicazioni nei ratti, o magari gli stessi ricercatori hanno testato il protocollo su di loro, e ora girano soddisfatti per gli ambulatori della loro repubblica con misure da 12x8. Chi sono io per dirlo?

Al momento, non sto seguendo alcuna routine, anche se ne sto pianificando una che inizierò non appena si allineeranno alcune circostanze. Potrei quindi provare questo protocollo, basandomi sull’esperienza di Buckfever e affinando la tecnica. Naturalmente, tenendovi aggiornati sui miei progressi con un post personale.

Infatti secondo me la cosa più significativa è la routine e i risultati che sta ottenendo buckfever.
I test sui ratti lasciano il tempo che trovano, c’era un altro test che concludeva dicendo quale era la depressione necessaria ad un pene umano per ottenere risultati permanenti, semore fatto sui ratti ma rapportato al corpo umano, ma non credo che qualcuno abbia ottenuto grossi risultati usandolo.

Chi ha guadagnato tanto dal pump è perche lo ha fatto per anni e anni tutti i giorni per diverso tempo e a depressioni medio alte, nel breve periodo (un anno) non ricordo di quadranti sensazionali, invece apparentemente lui sta ottenendo qualcosa di concreto facendo poco, certo una sola persona è poca.

È normale che esistano dei dubbi, in fondo la PE non è una scienza esatta.
Il fatto che esistano studi sparsi e senza evidenze inconfutabili dimostra solo la scarsa necessità di studiare il fenomeno/ risolvere la questione.

Dal canto nostro siamo piuttosto liberi di sperimentare a nostro rischio e pericolo, e radunarsi in una comunità come TP serve proprio a confrontarsi riguardo le osservazioni possibili dai singoli utenti.

Per quanto riguarda la routine che ti ho esposto sopra l’ho reperita su un altra community tramite un utente che ne ha effettivamente beneficiato moltissimo, se volete posterò il link, non ricordo se è contro le regole postare info a community esterne. Ho pensato di fare un paragone proprio per la similarità esistente tra il metodo che ho citato e lo studio riportato sopra.

Ad ogni modo sarebbe bello chiedere qualche info a Buckfever riguardo i tipi di risultati registrati come proponevi sopra :)

Sono d’accordo. Il caso di studio coinvolge una sola persona che neanche è detto dica la verità. Ciò che ci rimane è solo lo studio e la sua testimonianza.

Sono d’accordo. Sebbene il PE sia una metodologia empirica basata sull’osservazione dei fatti, resta comunque una pratica non approfondita dagli esperti. Si potrebbe aprire un lungo dibattito su quanto il sistema capitalistico favorisca ciò che genera profitto, tralasciando invece ciò che potrebbe divenire una conoscenza condivisa.

Detto ciò, tutte le testimonianze a nostra disposizione aumentano le nostre possibilità di successo, seppur vacillano in un campo lontano dalla scienza. Buckfever mi sembra una persona estremamente scrupolosa e attenta ai dettagli, qualità che molti altri spesso trascurano. E questo magari può sembrare scontato, ma quando si parla di risultati senza conseguenze, non mi pongo più di tanto il problema!

In questo caso demandiamo la parola agli esperti, senza nasconderti che interesserebbe anche a me!

Purtroppo non è possibile inserire link esterni a discussioni riguardanti il pe.

Puoi però se ne hai voglia riportare la routine a cui ti sei ispirato, i risultati e le osservazioni di questo utente.

Va bene, allora domani mi metto a fare un bel compia incolla, il sito in questione è LPSG che non è specifico per il PE ma ha una corposa sezione in cui passa più o meno ogni tipo di info, da cose serie a cagate incredibili :)

Vi aggiornerò!

Come promesso rieccomi con l’articolo a cui facevo riferimento l’altro giorno estratto dal sito LPSG.com che non è specifico per il PE ma ne ha una sezione piuttosto variegata in termini di contenuti :)

***
Questo è da parte di esperti nel pompaggio e proprietari di pumptoys.com… ottime informazioni! Ho fatto 5 minuti a 5 psi (~10Hg), 30 secondi a 1 psi (~2Hg) per circa un’ora e mezza mentre guardavo la TV (ho usato un timer sul mio telefono). Ha funzionato benissimo e non ero per niente indolenzito. Di solito penso di pompare troppo forte… il metodo "pompa e rilascia" funziona alla grande. Il sito Pumptoys ha altre informazioni molto utili e ottimi prodotti in vendita. Divertiti!

TEMPO E PROCESSO DI POMPAGGIO
Molti pompatori sentono che crescono velocemente nella fase iniziale di una sessione di pompaggio, poi sembrano raggiungere un "plateau" o raggiungere un punto in cui l’ingrandimento si ferma o rallenta notevolmente. Sembrerebbe logico dire che più a lungo pompi, più grande diventi. Non necessariamente vero!

La domanda è: quanto è efficace il tempo? "Efficace" significa qualsiasi momento in cui il flusso e l’accumulo di fluidi che causano l’ingrandimento avvengono al ritmo desiderato, e questo non accade continuamente. Il tempo efficace varia anche in termini di efficienza: man mano che il flusso diminuisce, il livello cala. Gonfiarsi più velocemente o di più è solo una questione di tempo efficace. Il tempo trascorso nella pompa che non è efficace è completamente sprecato.

Questo flusso di fluidi e processo di guadagno che crea l’ingrandimento è limitato dall’operazione di pompaggio stessa, in questi tre modi:

- Man mano che il gonfiore aumenta, i tessuti si riempiono, inclusi quelli dei passaggi che portano il fluido, riducendo effettivamente i diametri di questi passaggi.
- C’è una pressione che tenta di chiudere questi passaggi proprio nel punto in cui l’ingresso del cilindro incontra il tuo corpo. I passaggi fanno parte del tessuto che viene compresso dalla superficie sigillante del cilindro.
- È ulteriormente complicato da un altro processo facilmente dimostrabile, quello del "collasso del vuoto". Prendi un tubo morbido e collegalo alla tua pompa a vuoto. Con un’estremità aperta, succhierà indefinitamente. Ora stringi il tubo a metà. Man mano che l’apertura si restringe, accadono due cose: il flusso attraverso la restrizione diminuisce, e il livello di vuoto nella parte ristretta aumenta. Arriva un punto in cui il vuoto interno chiude completamente il tubo e tutto il flusso si ferma.

Tutte queste condizioni si combinano per limitare o fermare il processo di ingrandimento. Più a lungo dura la condizione, più stretta può diventare la restrizione, riducendo ulteriormente il livello di efficacia e infine terminando del tutto il tempo efficace. La questione è rendere tutto il tempo nella pompa tempo efficace, e massimizzarne il livello di efficacia.

COME SCOPRIRE COSA FUNZIONA?
Abbiamo fatto un esperimento per cercare di misurare l’entità di questo fenomeno. Per determinare esattamente quale aumento stava avvenendo, siamo passati al "Displacement Pumping". (Spiegato in un altro articolo sul pompaggio avanzato). Due utenti con dimensioni e tassi di ingrandimento simili hanno fornito i confronti. Abbiamo selezionato quello che di solito si gonfiava più velocemente come soggetto di controllo; e quello più lento come soggetto di test. Entrambi hanno utilizzato i cilindri STJ e hanno pompato ad acqua con lo stesso livello di acqua nel cilindro. Entrambi i cilindri erano segnati per la misurazione aggiungendo acqua che era stata misurata con precisione e creando una scala in CC (centimetri cubici) sul lato. La scala iniziava con lo zero impostato al livello dell’acqua con il cilindro verticale e capovolto, con abbastanza acqua per coprire il pene nella pompa. Man mano che l’ingrandimento si sviluppava, spostava l’acqua e aumentava il livello sulla scala, misurando con precisione il volume del cambiamento ottenuto. Abbiamo ripetuto questo esperimento quattro volte utilizzando orari diversi ogni volta, con risultati sostanzialmente diversi.

- Il soggetto di controllo pomperà a un livello di vuoto di 5psi (~10Hg) e lo manterrà per 60 minuti.

- Il soggetto di test pomperà allo stesso livello di vuoto, ma interromperà la sessione con uno stato alternato come richiesto dal programma dell’esperimento.

Il risultato è misurato in termini relativi:
Il cambiamento di volume (guadagno effettivo) del soggetto di test, rispetto al soggetto di controllo, espresso come una percentuale positiva o negativa.
Il volume dell’aumento del soggetto di controllo rispetto al segno zero sarà sempre 100. Se il soggetto di test ha ottenuto il 10% in meno, il punteggio sarà 90%. Se l’aumento fosse identico, il punteggio sarebbe 100%; se l’aumento fosse del 10% in più, il punteggio sarebbe 110%. L’“efficacia relativa” è il punteggio guadagnato per minuto, ottenuto dividendo il punteggio per il tempo al livello.

Sono stati provati quattro programmi di test, come segue:

1. Pausa ogni 15 minuti, uscita e massaggio per 2 minuti, ritorno al livello di vuoto. (3 pause)
2. Riduzione del livello di vuoto a zero una volta ogni 15 minuti, tenuta a zero per 1 minuto, ritorno al livello.
3. Riduzione del livello di vuoto a zero una volta ogni 10 minuti, tenuta a zero per 1 minuto, ritorno al livello.
4. Riduzione del livello di vuoto a 1psi (~2Hg) ogni 5 minuti, tenuta per 30 secondi, ritorno al livello.

Ecco il punteggio del soggetto di test per questi test:

PROGRAMMA___PUNTEGGIO___TEMPO AL LIVELLO___EFFICACIA RELATIVA
CONTROLLO________100__________60 MINUTI______________1.66
____ #1_____________108__________54 MINUTI______________2.00
____ #2_____________111__________57 MINUTI______________1.94
____ #3_____________121__________54 MINUTI______________2.24
____ #4_____________133__________54 MINUTI______________2.46

COSA SIGNIFICA?
In ogni protocollo, fare pause per ripristinare la circolazione e alleviare la chiusura ha portato a un guadagno netto più veloce. Frequenti pause dal vuoto per brevi intervalli sono le più efficaci in assoluto.
L’interval-pumping, una sorta di pompaggio a intervalli è molto più efficace della pressione costante. È logico concludere che se il test fosse durato due ore, gli incrementi nel secondo periodo sarebbero stati maggiori rispetto al primo, perché la perdita di efficacia nel soggetto di controllo sarebbe stata cumulativa o progressiva.

Un’altra nota: i soggetti erano seduti e non attivi durante i test. L’attività aiuterebbe a ridurre alcuni dei problemi di restrizione. È riconosciuto comunemente che stare in piedi mentre si è nel cilindro è più efficace rispetto alla posizione seduta. Ciò è dovuto al peso del cilindro che tira verso il basso, aiutando a ridurre la pressione che il vuoto può esercitare sul corpo nell’area di tenuta, creando quindi meno restrizione al flusso di liquidi.

Se senti di aver raggiunto il tuo "plateau", prova il sistema delle pause; riapri i tuoi passaggi di liquidi e… continua a pompare!
***

Questo è l’articolo tradotto un po da chatgpt e ritoccato da me, se notate strafalcioni vi chiedo scusa :)

Per quanto rigarda il contenuto mi sembra piuttosto sensata l’idea dell’interval-pumping, e posso dirvi che il protocollo 4 è quello che ho seguito l’anno scorso ed è anche quello che mi ha consentito di abbattere il mio plateau o quanto meno andare oltre il punto in cui mi ero fossillizzato da un po’, anche se io non ho mai usato quelle depressioni e sono rimasto sempre tra i 5-6Hg, i 10Hg li usavo esclusivamente nell’ultima sessione.

Opinioni? :)

Diciamo che ha un senso sicuramente, da testare.
Io al momento fsccio pump sporadicamente come metodo passivo ma proverò così

Anni fa si era testato il pumping dinamico, alternanza di basse depressioni ed altissime. Mr fantastic aveva costruito anche un aggeggio.

Il principio era diverso ma ricordo che i feedback erano simili.

Grande Torello, grazie per la precisione!

Mi sembra che anche in questo articolo, nonostante le sessioni di pumping varino in durata e pressione, il punto chiave che potrebbe fare la differenza, per motivi ancora non del tutto chiari, siano le pause brevi e frequenti.

"esperimenti dimostrano che pause brevi e frequenti durante il pompaggio (riducendo la pressione o rilasciandola temporaneamente) aumentano l'efficacia rispetto al pompaggio continuo a pressione costante. E questo metodo, chiamato "interval-pumping", ha dato risultati migliori in termini di crescita rispetto a un pompaggio costante."

Bene, stiamo già riscontrando diversi feedback positivi sull’efficacia di sessioni segmentate e non troppo lunghe, intervallate da pause strategiche per favorire un aumento costante della circolazione sanguigna. Nell’articolo VED si sottolineava con estrema precisione che le sessioni prolungate senza pause riducevano l’ossigenazione dei tessuti penieni, e sappiamo bene quanto questo sia dannoso per il PE.

Sempre nell’articolo da te postato:
Sono stati testati vari protocolli che prevedevano pause a intervalli diversi.
Il Protocollo 4 (riduzione della pressione ogni 5 minuti) è risultato il più efficace, con un incremento del 33% rispetto al pompaggio continuo.
Il soggetto di controllo, che ha mantenuto una pressione costante, ha ottenuto guadagni ma in modo meno efficiente.

Anche qui troviamo conferma nell’articolo VED: le sessioni di 10 minuti di pompaggi continui risultavano meno efficaci, mentre il protocollo 5-5, lo stesso usato dall’utente Buckfever, il più efficace.

Interessante anche l’uso di massaggi con prodotti idratanti e lubrificanti durante le pause, e l’esecuzione del pompaggio in piedi per sfruttare la gravità e ridurre la pressione sulla base del cilindro (concetti che già conoscevo, ma che riporto per chi non lo sapesse).

La mia opinione è che, più raccogliamo informazioni, più ci avviciniamo a una metodologia sicura ed efficace. Potrei testare il metodo senza introdurre altre routine, evitando di alterare i risultati. Dobbiamo solo definire cosa includere nel test oltre alle pause: solo il protocollo 5-5 con pause di 2 minuti? Oppure 3 serie da 5 minuti con 2 pause di 2 minuti? A che pressioni in Hg? Durante le pause, teniamo il pene nel cilindro a pressione statica o lo facciamo riposare senza pompa?

Che ne dite se raccogliamo qualche idea e poi apro un nuovo post dove parto subito?

Io direi che considerando gli studi sui ratti e gli studi VED che se non ricordo male si riferivano ad una depressione di circa 7,8, secondo me si potrebbe partire con 5-2-5 e magari dopo la prima settimana aggiungere una terza sessione.

Io nella pausa lascerei il pene nel cilindro a bassissima depressione.

Monitorerei la misura ogni mattino o quasi con erezione mattutina, livello di estensione (lunghezza) nel cilindro.
Oltre a monitorare ad occhio accumulo di fluidi ecc.

Queste sono le mie idee ora aspettiamo qualcun altro.

Torello ha fatto così piu o meno ma con sessioni molto più lunghe.

Martello,
valuteresti anche un previo riscaldamento o andresti a secco?

Va considerato inoltre, che al momento, posseggo una pompa a vuoto manuale e non conosco la pressione che esercita. Quindi dovrei acquistarne una automatica? Se si quale?

Concordo in pieno con l’idea di Martello, specie visto quanto tempo sei rimasto in pausa dal PE :)
Anche se la pompa è manuale va bene, l’importante è stare attenti alle tempistiche, ovvio che una pompa automatica sarebbe il top per fare questi esperimento. Io cono sco solo quelle di leluv ma sono sempre tarate sul sistema di misura imparziale quindi dovresti convertire le unità di misura prima di cominciare.

Io mi son trovato molto bene usando questo protocollo e ho ottenuto ottimi risultati, appena potrò lo riprenderò di certo, partecipo volentieri a questo test :)