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Stesso problema

Messaggio originale di camaia

Eh ma come posso recuperarlo ?

Serve sempre prescrizione in farmacia.. :(

Cmq veramente , non sono stanco , sono proprio gli Stretch che han causato tutto questo credo..

Tu come tiri ?

Tiri il più possibile molto intensamente ?

Oppure fai uno stretch leggero ?

Ciao Camaia se hai letto qualche mio post precedente anche io ho il tuo stesso problema, anche io forse ho esagerato con gli stretch, non e` che tiro piu` che posso, ma comunque cerco di tirare appena posso, quindi in un senso o nell`altro forse abbiamo esagerato. Una domanda, tu come sei messo con il porno, voglio dire ne fai spesso uso? Quanto frequentemente? Io adesso sono a 15 gg di riposo, ma le cose non mi sembrano migliorate piu` di tanto, certo e` che questo problema si e` iniziato a far sentire proprio con l`inizio della PE. Altri con questo problema oltre me e camaia?

allora, io posso dirti questo.
quando ho iniziato il PE facevo i jelq oliati, le mie erezioni erano diventate formidabili, anche se di guadagni ne ho avuti ben pochi.

posso anche dirti che, causa morte di mio padre, ho passato un periodo di gelo sessuale di 4/5 mesi. una sottospecie di andropausa precoce, periodo di inattività completa, anche a livello di stimoli. cura? psicologo. (ora sto bene, tra 4 mesi divento papà :-) )
posso dirti che nei periodi di intenso lavoro, di stress, nei miei rapporti sessuali sono più distratto e ciò grava sulle mie erezioni.
posso dirti che quando abbiamo scoperto di avere un bambino, il fato di dover cambiar casa, comprarne una più grande, venderne un’altra,organizzare un trasferimento della mia compagna da una città a un’altra, aveva comportato un peggioramento dei miei rapporti.

posso dirti che siamo stati una settimana a Sharm el Sheik a capodanno e, rilassati, tranquilli, lontani dai pensieri, abbiamo scopato come dei pornattori, e ho avuto delle performance a cui tiene testa a fatica un 16enne (sono riuscito a farlo 5 volte in 24 ore, confesso con l’aiuto di un Cialis 10).
ho qua di fianco a me la mia compagna e può confermarti tutto.

questo per dirti che la componente psicologica, lo stress, possono influire sesibilmente. e quindi ti dico di stare tranquillo.

per il cialis, o il viagra, ti basta la ricetta del medico di base e credo che non ti faccia grosse storie, a meno che tu non abbiaproblemi cardiaci.
Cialis e Viagra costano abbastanza, per esempio una scatola da 8 la paghi un centone, e ti dura a lungo, perchè se prendi cialis 20 e viagra 100, li puoi dividere per 2 o 3 volte per compressa.

ci sono comunque siti che vendono cialis e viagra non originali, ma decisamente affidabili, tanto che il nostro ministero degli interni li ha autorizzati alla vendita in italia, ma non in farmacia.

il costo per compressa si aggira circa a 1/3 o 1/4 del prezzo dei prodotti originali, ordini via internet e non serve prescrizione, basta un’autocertificazione.

quanto agli stretch, io faccio molta attenzione a come li faccio, perchè a suo tempo sono stato leggero e mi sono infortunato, con conseguente interruzione dell’allenamento per un mese e mezzo e perdita di un centimetro in lunghezza.
scaldo molto bene con 10 minuti di calza con riso crudo e poi tiro al limite, non oltre; si deve sentire la trazione, ma non forzando troppo.
il mio stretch dura 10 minuti circa. un giorno faccio in giù, un giorno in su, uno a destra e uno a sinistra.

P.S.

per cialis e viagra, non so se posso fare nomi di marchi in questo sito. se qualcuno avesse bisogno, possiamo parlarne in privato.

dico solo che questi due “giocattoli” devono essere un gioco, un diversivo, e non un’abitudine

Ragazzi due cose..

Leggendo in giro sento parlare della calza di riso.. Che è?

Altra cosa. Vedo che nel thread degli italiani non si parla molto di hanging, mentre in quello US sembra la tecnica più importante.

Io non ho mai fatto hanging. C’è qualcuno qui dentro che ha voglia di spiegare un pò le tecniche e quello che occorre?

Marinera è il vero esperto di hanging.

Marienera è, fra le altre cose, il veterano che ha teorizzato la teoria (piuttosto convincente a mio modo di vedere) del "PE bifasico", questo il link diretto del thread in inglese:
Loading, lengthening, healing.

Messaggio originale di marinera
Grazie! Non sono medico, ho solo letto un bel pò di roba in materia, ho anche un intero thread che colleziona una serie di studi scientifici in materia.
Http://www.thundersplace.org/forum/showthread.php?t=102260

In altre parole, ho ‘fatto I compiti’. ;)


Il mio parere è che se si applicano forze medio/pesanti, sono necessari giorni di riposo, perchè si producono danni nel tessuto connettivo (c.d. "Micro-tears”) che richiedono tempo per essere riparati : facendo un paragone un pò improprio, se hai una ferita non ha senso tirarne I lembi sperando che guarisca più in fretta, quel che si ottiene è solo un allungamento dei tempi di guarigione.

Anche se nel caso del tessuto connettivo, a differenza di quanto si pensava prima, anche danni relativamente gravi guariscono senza significativa produzione di tessuto cicatriziale, se non si dà tempo al processo di riparazione il tessuto tende a diventare più rigido - l’ultima cosa che vogliamo nel pene è tessut anelastico, giusto?

Per questo io avevo elaborato un approccio chiamato “PE bifasico” : per un certo periodo usare tensioni basse e prolungate, tutti I giorni, per ridurre l’elasticità del tessuto e avere allungamento grazie al fenomeno dell’isteresi; un secondo periodo basato su tensioni rilevanti, con giorni di riposo settimanali, destinato a produrre tessuto nuovo.

Questo nuovo tessuto poi veniva di nuovo allungato grazie alle tensioni leggere e prolungate, e così via.

La maggior parte degli esercizi manuali impongono tensioni elevate, per cui è meglio prevedere giorni di riposo secondo me.

Per maggiore chiarezza posto la teoria del PE bifasico, come l’ha spiegata lo stesso Marinera in forma del tutto semplificata.

Personalmente, dopo quasi quattro mesi di PE piuttosto intenso e continuo, mi sono fatto l’idea che questa teoria colga un aspetto essenziale della questione. Infatti, se nel PE valgono più le percezioni fisiche che tutto il resto, indubbiamente dopo un po’ che lo si pratica si avverte l’esigenza di alternare periodi di intenso lavoro concentrato nel breve con periodi di allungamento continuo a bassa tensione. Una delle due fasi dovrebbe aiutare l’altra ad allentare e quindi deformare I tessuti, compresa la tunica, principale responsabile dei limiti dimensionali.

Mi rimane tuttavia un dubbio di fondo: cioè se alternare le due fasi o se, piuttosto, sovrapporle. Questo perchè parto dal presupposto che per ottenere qualsiasi genere di allungamento (muscolare, tendineo, ecc.) la tensione costante e prolungata, seppur minima, è pressupposto irrinunciabile per conseguire la voluta deformazione.

In questo senso mi piacerebbe sapere da Marinera se hai mai provato l’efficacia di una routine che prevede in ogni caso l’utilizzo continuo (e non alternato) dell’estensore.

Ora sulla base di questa teoria leggendo anche in altri treahd ho deciso di seguire una rotine basata cosi’:
3 Giorni a settimana routine base molto leggera ma piu’ lunga
Riposo
1 Giorno routine base molto intensa ma corta
2 Giorni riposo

E cosi’ via poi vi faro’ sapere..

Comunque intendevo fare alcune domande a costo di sembrare stupido:

Gli strech non e’ che servano “solo” per evitare infortuni nel jelquing come gli altri muscoli che prima vengono stirati per evitare incidenti dopo?

E secondo a che cosa bisonga stare attenti nello strech?

Ah e ogni volta che vado a fare pipi’ un paio di strech come faceva un utente qui.

allora lo strech di solito per i muscoli per attivita fisica lo si fa’ dopo l’allenamento per evitare perdita di forza e infortuni a meno che si faccia un misto di riscaldament e poi leggero strech, comunque mai stirare muscoli e tendini a freddo per quanto riguarda il PE potrebbe essere diverso

Messaggio originale di ma1214

P.S.

per cialis e viagra, non so se posso fare nomi di marchi in questo sito. se qualcuno avesse bisogno, possiamo parlarne in privato.

dico solo che questi due “giocattoli” devono essere un gioco, un diversivo, e non un’abitudine

posso chiederti le tue misure?

volevo chiedere se il riscaldamento a fine esercizi è indispensabile x avere guadagni?

Grazie calandra, molto interessante la teoria che hai riportato di marineria.

Ho tuttavia il tuo stesso dubbio.
Se è vero che I tessuti e I muscoli crescono grazie all’input di uno stimolo (ad esempio stretching per il pene e pesistica per I muscoli) e che questo processo di crescita avviene proprio nel periodo di riposo tra una sessione e l’altra, è anche vero che questo assioma andrebbe inevitabilmente ad incocciare con l’utlizzo dell’extender.

La funzionalità dell’extender è proprio legata alla costanza e alla frequenza di utilizzo: più il tessuto rimane stretchato, più la crescita è rapida.

Ho personalmente praticato bodybuilding a livello professionistico (nella categoria natural, senza farmaci, ndr) per 8 anni.
Il pene non è un muscolo, questa è una certezza.

Tuttavia, l’approccio dei cicli di allenamento penso calzi a pennello nel PE esattamente come nel BB.

Nel BB si alternano cicli di forza, a cicli di massa, a cicli di resistenza. Questo permette tra le altre cose al muscolo di ricevere sempre stimoli differenti, fattore determinante per la crescita.

La teoria brillantemente elaborata da marineria potrebbe essere interpretata anche in questo senso:
Mini-cicli di 30 giorni di sessioni brevi ed intense (stretching, pumping, hanging e jelquing alternati sui 7 giorni con 2 off)
Mini-cicli di 30 giorni di sessioni di media durata e media intensità (jelquing, clamping, uli)
Mini-cicli di 30 giorni di sessioni di lunga durata e bassa intensità (edging, jelquing, uli)

Fisiologicamente il nostro organismo reagisce diversamente ai nuovi stimoli, quindi non bisognerebbe lasciarlo abituarsi utilizzando le stesse tecniche per magari 2 anni.

Per come la vedo il jelquing rimane l’unica tecnica insostituibile..

E penso si possa escludere l’extender da questa teoria essendo uno stimolo completamente passivo e quindi (sempre in teoria) non passibile di “assuefazione”.

Messaggio originale di calandra
….
Mi rimane tuttavia un dubbio di fondo: cioè se alternare le due fasi o se, piuttosto, sovrapporle. Questo perchè parto dal presupposto che per ottenere qualsiasi genere di allungamento (muscolare, tendineo, ecc.) la tensione costante e prolungata, seppur minima, è pressupposto irrinunciabile per conseguire la voluta deformazione.

In questo senso mi piacerebbe sapere da Marinera se hai mai provato l’efficacia di una routine che prevede in ogni caso l’utilizzo continuo (e non alternato) dell’estensore.


L’utilizzo continuo di un estensore difficilmente può far male. Tuttavia, se non alternato a periodi di tensioni più elevate secondo me serve a poco.

Mi spiego meglio con un esempio: facciamo finta che il pene sia come un elastico. Se tiriamo leggermente ma per molte ore, l’elastico si ‘sbrillenterà’, e quando rilasciamo la tensione rimarrà allungato. Quando sarà completamente sbrindellato, cioè avrà perso tutta la sua elasticità, la tensione leggera non avrà più alcun effetto. Per allungarlo ulteriormente, dovremo rompere qualcuna delle fibre che compongono l’elastico, le quali probabilmente non saranno tutte perfettamente uguali per lunghezza e resistenza.

Ovviamente, più fibre rompiamo, più vi è probabilità di rompere completamente l’elastico. Noi vogliamo una rottura parziale.

Ora, dove differisce il pene dall’elastico? Nel fatto che è tessuto vivente. Dunque con il riposo il corpo riparerà le fibre rotte, che saranno più lunghe, più resistenti ma tenderanno ad avere + o - la stessa elasticità delle fibre sostituite. Ecco allora che avrà senso ricominciare ad utilizzare le tensioni leggere e prolongate: il processo ricomincia da capo.

Infine, vi è la possibilità di aggiungere una nuova fase: quella degli stimoli veloci e con brevissime pause. Questo metodo dovrebbe produrre danni minimi favorendo la crescita non con la riparazione delle fibre ‘spezzate’, ma attraverso la nascita, a livello microscopico, di cellule nuove che vanno a riparare le lesioni infinitesime. La supercompensazione (nascono più cellule di quelle distrutte) dovrebbe allungare il tessuto gradualmente, invece che ‘a stratti’ come avviene con l’uso di tensioni elevate.

Dunque a questo punto abbiamo una teoria del ‘PE trifasico’.

Cosa intendi con Stimoli veloci con brevissime pause?

Tanto per far capire a noi ignoranti.

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