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Kegel E Kegel Inverso

Secondo la mia personale esperienza il kegel facilità l’eiaculazione, quello inverso la frena. Cerca di capire bene come funzioni tu e trova la soluzione che ti soddisfa di più. Ti assicuro che se trovi la combinazione giusta, riesci a venire quando vuoi.

Ti ringrazio il problema é che con l’esercizio di masturbazione controllata sento di dover venire subito se non mi fermo mentre per sentirmi sicuro vorrei smanettarmi per 30 minuti con pensieri eccitanti senza venire o averne lo stimolo. Il link lo avevo già aperto e lui dice di fare edging senza venire ma non mi sembra di migliorare. Ci vorrebbe una routine di kegel inversi. Tu hai il pieno controllo anche quando ti masturbi?

Ciao.

Da quando ho iniziato a fare PE ho notato che la durata dei rapporti è diminuita.

Ho cercato inizialmente di fare dei kegel normali per cercare di avere più controllo ma veramente,come scritto in post fa,non facevo altro che aumentare la tensione nel pavimento pelvico ed accorciavo ancora di più il rapporto (a volte proprio figure da adolescente alle prime armi!).

Poi ho scoperto il kegel inverso per allentare la tensione,aiutandomi anche con il controllo della respirazione,e devo dire che le cose sono un po’ migliorate.

Per capire bene i muscoletti coinvolti faccio proprio il passaggio completo : kegel-relax-kegel inverso.

Quello che non provo però,come scritto da Ypsilon,è il rigonfiamento del pene col kegel inverso:anzi tendo a perdere un po’ d’erezione.

Forse non riesco ancora ad isolare bene il muscolo e tendo a “spingere” fuori tutto quello che c’è da spingere : pipì,cacca ed intestino!😂

Ci devo lavorare comunque grazie come sempre per le vostre esperienze.


Start 13/11/2015:BP 17cm (6,69in);EG 12cm (4,72in)

Now 25/03/2016:BP 18cm (7,02in);EG 12,5cm (4,92in)

NEXT GOAL:BP 18,5cm (7,28in);EG 13cm (5,12in)

Messaggio originale di crek88
Dai un’occhiata a questo link e vedi se può esserti utile
How I cured my SEVERE premature ejaculation


Si crek, quel link è importante e ricco di informazioni; difatti lo avevo linkato pochissimi post fa in questa discussione.

Atlante, non so se è quello che cerchi, ma prova a fare questa ricerca su google: pegym pelvic floor balance. Senza nulla togliere a TP ma lì ci sono informazioni interessanti a mio avviso.

Babba, anche a me si ammoscia un pò se faccio un kegel inverso un pò forte; cioè, si gonfia ma perde allo stesso tempo un pò di durezza. Non so se riesco a spiegarmi.

E dico una cosa usando parole semplici: sforzarsi per cagare, forzare il getto di urina, scorreggiare, sono attività che in qualche modo possono essere viste come un qualcosa di simile ad un kegel inverso. Sono azioni di spinta. Esagerando, anche il parto può essere assimilato a qualcosa di simile, esagerando. Quando ad una partoriente si chiede di spingere l’azione sarà ovviamente esasperata, ma il motore sarà sempre il diaframma toracico e il risultato sarà un abbassamento del pavimento pelvico.

La differenza evidente per quello che ci interessa è chiaramente l’intensità e l’intenzione della spinta; non è che ci caghiamo addosso quando facciamo un kegel inverso!:) E una differenza che posso dire io è che la spinta, l’intenzione della spinta, io la dirigo verso il pene e non verso l’ano, la dirigo verso la parte anteriore del pavimento pelvico. Chiaramente sono solo le mie sensazioni.


What is doing PE right? Getting the proper stimulation to recovery ratio. The other critical factor is: if you get vastly improved EQ, your chances of growth are far better! (cit. sparkyx) Warning! If you haven't gotten improved erections:

😂😂😂 Ypsilon!

Mi stavo immaginando di fare kegel inverso col pannolone per non cagarmi addosso!😂


Start 13/11/2015:BP 17cm (6,69in);EG 12cm (4,72in)

Now 25/03/2016:BP 18cm (7,02in);EG 12,5cm (4,92in)

NEXT GOAL:BP 18,5cm (7,28in);EG 13cm (5,12in)

Messaggio originale di Babba
😂😂😂 Ypsilon!

Mi stavo immaginando di fare kegel inverso col pannolone per non cagarmi addosso!😂


:D :D :D


What is doing PE right? Getting the proper stimulation to recovery ratio. The other critical factor is: if you get vastly improved EQ, your chances of growth are far better! (cit. sparkyx) Warning! If you haven't gotten improved erections:

Voglio provare a descrivere una cosa che a me ha dato ottimi risultati nella capacità di durare in un rapporto sessuale, e che mi dà ottime sensazioni in termini di EQ. È una forma di masturbazione in cui la finalità non è quella di venire, ma è quella di ascoltarsi e di interpretare le sensazioni per sviluppare una sorta di capacità di controllarsi e di controllare il processo dell’eiaculazione, per poi trasferirlo in pratica durante un rapporto sessuale.
È una cosa che penso che si relazioni con il concetto del lavorare sul pavimento pelvico, per cui lo scrivo qui.

È un esercizio che prevede la capacità di ascoltarsi, di capire la differenza tra tensione e rilassamento. Qualche informazione a riguardo per quella che è la mia esperienza in questo senso l’ho data in questa discussione, e penso che questa capacità vada sviluppata se ne si ha poca percezione, secondo me è così. Non si butta via del tempo quando lo si investe nel tentativo di raggiungere un obbiettivo, e un atteggiamento positivo è importante, anche se il risultato non è dietro l’angolo. Non si ottiene niente senza dare niente.

Io lo faccio così come lo descrivo. Sono sdraiato nel letto e mi procuro un’erezione; lo faccio attraverso l’immaginazione e la stimolazione manuale. Scrivo questo perché l’uso di materiale pornografico per fare ciò che descrivo toglie una fetta importante alla dinamica, perché questa cosa prevede ascolto: la concentrazione deve essere sulle sensazioni percepite e non su stimoli esterni.
Ottenuta l’erezione inizio a masturbarmi con un buon grado di eccitazione, immaginando un contesto sessuale attinente a quella che è la realtà sessuale con la quale mi confronto, o qualcosa di simile.

Facendo questo cerco di avvertire le tensioni che si generano nel mio sistema. Sono tensioni che avverto nel pene e nel pavimento pelvico; sono tensioni che mi spingono verso l’eiaculazione. Come le avverto cerco di allentarle, di dissiparle. Il modo migliore attraverso cui ci riesco è quello di rilassarmi. Avverto tensioni evidenti nel pene, nel pavimento pelvico, ma anche nei glutei. Appena le avverto cerco di eliminarle. Allentando le tensioni, dissipandole, posso continuare a masturbarmi senza raggiungere il PONR, il punto di non ritorno, senza avere la necessità di dovere fare un forte kegel per bloccare l’eiaculazione come viene descritto nell’edging. Anticipo il momento, elimino la tensione, e posso continuare a masturbarmi senza avere la necessità di eiaculare.

Allenandomi in questo modo, allenandomi ad ascoltare le sensazioni e imparando attraverso l’esercizio a controllarle, posso poi trasferirle in un rapporto vero. In caso di necessità posso avvalermi della capacità sviluppata attraverso la pratica di fare un kegel inverso. Potrei fare questo esercizio per molto tempo, ma poi mi annoio; 10-15-20 minuti sono sufficienti per me, l’importante è la qualità del lavoro. La riuscita nel mio caso è garantita, lo garantisco.

Durante questo procedimento io personalmente produco parecchio liquido pre eiaculatorio, lo dico per dovere di cronaca. Se alla fine del processo si sente l’esigenza di eiaculare lo si può fare, secondo me, anche se io non lo faccio. La finalità non è eiaculare o meno, è decidere quando farlo. Fare qualcosa da soli per poi essere capaci di farlo in coppia, durante un vero rapporto sessuale.

Per chi è estremamente sensibile agli stimoli, o per chi ha poca capacità di capire la differenza tra tensione e rilassamento, suggerisco questo approccio: in piena erezione provare a scappellarsi il pene, immaginando che sia come introdurre un pene in vagina. Farlo solo una volta, e cercare di capire quanta tensione si genera nel pene con un unico movimento. Se è tanta, ed è quel tipo di tensione che spinge verso l’orgasmo, imparare da lì come controllarla. Da lì ci vorrà molto tempo per ottenere un buon risultato, ma se non si parte neanche si arriva.
Saluti.


What is doing PE right? Getting the proper stimulation to recovery ratio. The other critical factor is: if you get vastly improved EQ, your chances of growth are far better! (cit. sparkyx) Warning! If you haven't gotten improved erections:

Ciao ypsilon, so che è una domanda molto banale quella che sto per farti, ma spero tu possa chiarirmi qualche dubbio.

Leggevo tempo fa per conto mio della respirazione diaframmatica su internet (per rilassarsi durante l’atto sessuale) ma sinceramente non è che fosse spiegata proprio bene, avresti qualche link da linkarmi (scusa il gioco di parole)? O potresti descrivermela tu stesso?

Inoltre sempre da quelle vaghe cose che ricordo è un tipo di respirazione che non viene spontanea, ma lo diventerà poi se una persona ci si abitua, credi sia salutare utilizzarlo anche nella vita di tutti i giorni?

Ciao Jordan, prima di provare a risponderti aggiungo una considerazione al mio ultimo post; se la situazione diventa difficile da gestire, se si sente che ci si sta troppo avvicinando al punto di non ritorno, un kegel inverso su di me funziona egregiamente, e mi permette di continuare nel movimento.

Non ho link da darti, mi spiace. Magari qualcun altro li ha e se legge li mette.
Però mi sa che stai facendo un pò di confusione. Il diaframma toracico è il principale motore della respirazione, è il muscolo principale per la respirazione. Per cui dire che la respirazione diaframmatica non è spontanea è un errore.

Gli altri muscoli che partecipano, o che possono partecipare, alla respirazione sono muscoli che si definiscono accessori della respirazione. Il termine accessori ci fa capire che non sono i principali, o almeno così non dovrebbe essere.

Il diaframma è un muscolo che agisce costantemente abbassandosi durante una fase inspiratoria, e tornando nella sua posizione originale in espirazione. Siccome si abbassa durante un’inspirazione, un effetto che ha sulla parete addominale è che tende ad espanderla. Difatti spesso per capire se lo si sta utilizzando correttamente viene detto di mettere le mani sull’addome per sentire la sua espansione durante un’inspirazione. Legandomi al concetto di kegel inverso, questo effetto di spinta che avviene da parte del diaframma può essere indirizzato principalmente al pavimento pelvico, permettendoci di fare un kegel inverso. E un kegel inverso non è una cosa che avviene spontaneamente, la si ricerca quando se ne ha bisogno.

Un problema invece può esserci se si sviluppa la tendenza ad utilizzare maggiormente i muscoli accessori della respirazione anziché il diaframma; primo perché sono accessori e quindi hanno normalmente funzioni diverse (ad esempio tutti i muscoli che dall’alto si agganciano alla gabbia toracica e che quindi sono in grado di mobilizzarla contribuendo alla respirazione), secondo perché non sono in grado di garantire un riempimento polmonare comparabile a quello che è in grado di fare il diaframma.

Poi ci sono respirazioni ed usi particolari del diaframma che si possono usare in certi momenti, e che sicuramente non sono spontanei. Una persona che fa certe tecniche respiratorie presenti nello yoga svilupperà delle capacità che non sono spontanee; un bravo apneista farà altrettanto. Sono due esempi di persone che utilizzano respirazioni diaframmatiche non spontanee, ma rimane il fatto che la respirazione diaframmatica è la più fisiologica e naturale.


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Ok ypsilon tutto chiaro ho capito il problema… È che sono io anormale, ho notato che quando inspiro gonfio la gabbia toracica e tiro indietro la pancia. Praticamente il contrario di una respirazione normale/diaframmatica.

Sarà anche per questo che sono sempre stressato? Chi lo sa :D

Guarda, un modo per capire se una persona utilizza troppo i muscoli accessori della respirazione è quello di osservare il movimento e la morfologia della gabbia toracica. Molti muscoli accessori sono muscoli che partono dall’alto, e che direttamente o indirettamente sono in grado di mobilizzare la parte alta della gabbia toracica. Se sono troppo utilizzati il movimento della parte alta della gabbia toracica sarà evidente durante la respirazione, ed un risultato potrà essere quello di avere un respiro corto, limitato alla parte alta della gabbia toracica, con deformazione nel tempo della stessa in un continuo “atteggiamento di inspirazione”. E con il risultato di scarsa ossigenazione. Parlo di risultati sul lungo termine ovviamente.

Un aspetto che ho imparato approcciando a tecniche di ascolto corporeo, di percezione di sé, e che mi hanno dato le informazioni che cerco qui di condividere, è che il diaframma è un muscolo che è collegato con le emozioni.

Faccio due esempi semplici, per cercare di rendere un’idea che è probabilmente complessa. Immagina uno scenario in cui una persona prova uno spavento, prova a simularla. Ci sarà in primo luogo una forte inspirazione, seguita a breve da un blocco della respirazione.
Immagina uno scenario dove una situazione ti genera stress, tensione; appena sarà terminata potresti fare un sospiro di sollievo, liberatorio, un’espirazione.

Se lo stress è continuo, può essere che non ci concederemo mai il sospiro di sollievo, la rimessa in moto del diaframma, il quale tenderà a rimanere un pò bloccato chiedendo un lavoro supplementare a muscoli che sono solo accessori; e questi consumeranno energie in attività accessorie anziché in quelle per cui sono maggiormente preposti. Ad esempio muscoli cervicali, o delle spalle.

Le emozioni saranno bloccate in una fase inspiratoria, ingabbiate in una tensione inutile; la respirazione diventerà breve e poco ossigenante. E fare un kegel inverso diventerà davvero difficile. L’ho scritto e ne sono convinto: per ottenere un risultato alle volte è meglio togliere piuttosto che aggiungere. E comunque quello che scrivo è solo la mia esperienza.


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Y sarà anche solo la tua esperienza ma mi ritrovo in tutto, compresi i muscoli delle spalle e cervicale a pezzi… Proverò a lavorare su me stesso prestandoci attenzione in modo tale che poi spero mi verrà naturale :)

Grazie per il link Ypsilon é tutto collegato sono d’accordo con te respirazione diaframmatica corretta significa riuscire ad evitare le tensioni del corpo che portano ad accelerare l’eiaculazione. Per me che ho studiato fatto corsi ecc. é solo facile a dirsi non a farsi perché masturbandomi provo a controllarmi ma i colpi che posso dare sono proprio pochi. Arrivano gli spasmi involontari del muscolo PC e devo necessariamente fermarmi. La zona sensibile é alla base del pene sulla sinistra. Ho letto su quel sito che mi hai segnalato che lo stretching aiuterebbe a detendere i muscoletti che involontariamente tendiamo quando veniamo. Hai qualche dritta da darmi non riesco a controllarmi e questo mi toglie molta sicurezza in me stesso con le donne. Devo risolvere assolutamente.

atlante, io più che le cose che scrivo e che cerco di condividere non ho molto altro da dire. Alle volte mi vengono degli spunti e cerco di comunicarli, come penso di avere fatto qui.

Se la tua situazione è delicata, il consiglio migliore che mi sento di darti è di non abbatterti, ma di guardare alla tua situazione come un punto di partenza, e di capire e accettare che il punto di arrivo nel tuo caso non è dietro l’angolo, richiede tempo.

E siccome è un percorso che richiede tempo, fossi in te cercherei di sviluppare l’atteggiamento migliore per affrontare il percorso, guardando con ottimismo al futuro piuttosto che con pessimismo al presente. Guardando con fiducia ad un risultato che con impegno e pratica si può raggiungere.

Partire affrontando con ansia e con sconforto una situazione può essere peggio che fare il contrario. Mettici impegno, utilizza la pazienza, la fiducia; sii convinto e piano piano i risultati arriveranno.

Oltre a ciò spero che altre persone possano darti altri consigli. In bocca al lupo!!


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