Messaggio originale di Jordanxxx
Ciao Y, poi come hai risolto? Hai preso una pausa dai kegel? E se si per quanto tempo? Grazie :)
Ciao Jordan, ti rispondo volentieri. Prima ti dico solo che oltre ai sintomi che ho descritto avevo anche la sensazione dopo avere pisciato di avere ancora da pisciare un pò, senza riuscirci; e che mentre mi rimettevo il pisello nelle mutande mi usciva qualche goccia di pipì.
Certamente mi sono fermato, avrei fatto una cosa stupida se non l’avessi fatto. Ho smesso per un pò di fare quello che facevo, soprattutto i fortissimi kegel che facevo durante l’ edging per bloccare l’eiaculazione, e che si sommavano a quelli che già facevo durante la routine. Ho smesso per un pò di fare anche quelli che facevo durante il jelq per pomparmi bene il pene.
Non ho però smesso in quel periodo di fare un lavoro sul perineo, ho cambiato modalità. Ho iniziato ad accorgermi che quando ero seduto sul cesso, dopo avere cagato, avevo un senso di liberazione (oltre a quello piacevolissimo di avere svuotato l’intestino:) ), mi veniva da fare una pisciata che mi dava l’ idea di completo svuotamento, appena alzato avevo un moscio pieno, quasi un inizio di erezione.
Così ho preso spunto da quei segnali che mi davano una sensazione piacevole e di distensione, benefica, e ho iniziato a fare un esercizio che su di me funziona bene.
Mi sedevo come spesso mi è capitato di vedere che ci si siede in Asia, senza sedia, accovacciato sulle ginocchia, come ci si mette per cagare in una turca.
Da questa posizione (che secondo me è già di per sé utile per distendere la zona, basta non avere problemi alle ginocchia) facevo delle respirazioni lente e profonde. Portando bene l’attenzione a quello che succedeva, e usando un pò di immaginazione, sentivo che ad ogni inspirazione la distensione aumentava. Dico anche l’immaginazione perché immaginavo la zona interessata, ne immaginavo la distensione per amplificare l’effetto. È un lavoro dolce, non lo considero un kegel inverso, ma un lavoro di distensione.
Un’altra cosa che facevo era questa: prendevo una pallina di dimensione leggermente inferiore rispetto ad una pallina da tennis. Una pallina non dura come una pallina da tennis, ma neanche molle come una pallina di gomma piuma, una via di mezzo; non so di che materiale fosse fatta.
Mi sedevo su questa pallina, su una superficie rigida, tipo una sedia, posizionando la pallina sotto lo scroto, nella zona del muscolo BC, facendo bene attenzione a non schiacciarmi le palle!
Da li facevo sempre respirazioni lente e profonde, e ad ogni inspirazione sentivo l’aumento di pressione sulla pallina, poiché il pavimento pelvico si abbassava un pò per effetto dell’ inspirazione.
Sempre seduto sulla pallina facevo dei movimenti del bacino; avanti e indietro (se non sbaglio si definiscono antiversione e retroversione del bacino), movimenti rotatori in senso orario e antiorario; la finalità era massaggiare la zona.
Queste cose mi hanno aiutato molto a sbloccare quella situazione, e il primo esercizio lo faccio tuttora; quella pallina, che era perfetta, è stata sbranata da un cane:) .
Un altro esercizio che faccio è questo: in piedi divarico le gambe ad una larghezza maggiore delle spalle, sono abbastanza divaricate e con i piedi un pò a papera. Da questa posizione faccio dei lenti squat, mentre inspiro scendo avvicinando il bacino al pavimento, mentre espiro risalgo. Non scendo molto, direi qualcosa tipo 20 cm, perché le gambe sono abbastanza divaricate. Sto molto attento ad avere la schiena rilassata, in particolare la zona lombo sacrale. Avverto sensazioni simili al primo esercizio che ho descritto, ma amplificate.
Sono esercizi che faccio io, e non sono un esperto, per cui penso che sia pieno di esercizi più furbi o utili di questi, ma io questi faccio e ho fatto per cui questi descrivo. Penso che, pur non conoscendolo bene o praticandolo, esistano molte posizioni dello yoga che possano apportare benefici alla muscolatura pelvica.
Come ho già detto quelli che ho descritto qui non li considero dei kegel inversi propriamente detti, perché sono lavori comunque dolci, di distensione e presa di coscienza. Un kegel inverso è sicuramente più intenso come gesto.