Se mi prendo la briga di portare avanti questa discussione è perchè, conoscendo l’enorme soddisfazione di essere riuscito a trasformare il mio pisello medio in uno bello grosso, mi dispiaccio di veder comparire di quando in quando lo spettro dell’incredulità che, quasi fosse urtato dagli altrui risultati, si insinua in questo forum, tentando di gettare discredito sulle parole di chi, avendo già superato la fase dei dubbi - poichè ormai possiede la certezza che il PE funziona, avendolo sperimentato su se stesso - si dedica altruisticamente ad offrire un appoggio pratico e morale a coloro i quali si avvicinano adesso a questa pratica.
Messaggio originale di piripippì
Perchè se fai gli esercizi con scetticismo non funzionano e se ci metti ottimismo si? Se una cosa funziona funziona a prescindere. Se prende un Tachipirina scettico ti abbassa la febbre lo stesso,non è che lo scetticismo annulla il suo effetto.E’ che cerco di essere ottimista per le cose più concrete sinceramente. Un giorno che avrai famiglia lapo capirai capirai
Se sei scettico non farai gli esercizi abbastanza bene e devotamente per il periodo necessario. Gli esercizi devono essere fatti BENE, non basta massaggiarsi svogliatamente il pisello due volte al giorno per ottenere risultati. Possono volerci anni per rendersi conto di che cosa effettivamente significhi fare un corretto JELQ, ad esempio.
La tachipirina è un farmaco (generalmente sintomatico e raramente eziologico) il cui effetto, in molti casi documentati, può essere ottenuto somministrando un placebo (compressa di zucchero senza dirlo al paziente) a dimostrazione del fatto che la convinzione del paziente è di fondamentale importanza in qualsiasi terapia.
Riguardo alla comprensione derivante dall’avere famiglia, ritengo estremamente discriminatorio ed offensivo proporre tale condizione come presupposto di alcuna cosa, essendovi a questo mondo milioni genitori che non capiscono un emerito cazzo in qualsiasi campo. Vasco Rossi tratta e risolve questo tema in quattro parole nella celebre canzone “Fegato spappolato”. (credi che basti avere un figlio, per essere un uomo e non un coniglio!?)
Messaggio originale di ciuchino
il dubbio è l’unica via per la certezza!
l’atteggiamento critico può rivelarsi assai utile!
e secondo me bisognerebbe imparare ad ascoltare i pareri altrui.
di certo non può causare danno…
“Fears causes esitation and esitation causes your worst fear to become true” (from the movie “Point Break”)
Che il dubbio sia il padre della conoscenza, è opinione di S. Agostino, che sia l’unica via per la certezza è una clamorosa bufala che lo stesso S. Agostino è costretto a superare attraverso il Dogma cristiano che spiega molte delle sue incoerenze appoggiandosi alla comoda osservazione che “le vie del Signore sono imperscrutabili”, essendo egli, infatti “Uno e Trino”.
Nella realtà, ogni bimbo si accerta del fatto che il fuoco brucia, bruciandosi senza ponderare amleticamente.
Concordo, riguardo al fatto che sia possibile imparare ad ascoltare i pareri altrui per trarne beneficio ma dissento fortemente dalla pretesa che questo non possa causare danno: vi sono innumerevoli esempi di quanto possa risultare dannoso ascoltare il parere altrui. Intere schiere di fedeli hanno commesso ogni sorta di misfatti in questa maniera: le crociate, gli olocausti, i suicidi collettivi.
Essere convinti di ciò che si vuole fare è molto importante per la sua riuscita quando ciò che si intenta è qualcosa di diverso da una mera reazione chimica: si può mettere una donna incinta senza convinzione, ma non si può scalare l’Everest senza convinzione.
Riuscire ad ingrandire le dimensioni del proprio pisello è qualcosa di molto più simile a scalare l’Everest che non a prolificare. E’ inutile, difficile e soddisfacente come scalare l’Everest: ti prova che PUOI SE VUOI.
Prolificare è macroscopicamente più importante e per questo più naturalmente facile ed alla portata di tutti e moltissime persone sono state costrette a rendersi conto che un figli lo puoi fare anche senza volerlo.
Le due cose sono molto diverse, ma entrambe importanti.
Se è vero che fare i figli è la chiave di sopravvivenza della specie è anche vero che l’insoddisfazione derivante dalla percezione (corretta o incorretta che sia) dell’adeguatezza delle dimensioni del proprio pene non è solo una ripicca infantile ma una condizione che può in diversi casi condurre una persona alla depressione, all’omosessualità o addirittura al suicidio.
Queste considerazioni sono a mio avviso sufficienti a considerare il fatto che, anche se fosse una semplice chimera irraggiungibile, sarebbe crudele togliere la speranza a chi ancora crede di potersi evolvere attraverso il PE.
Detto questo, per chi ne dubita e menziona farmaci a paragone delle tecniche di ingrandimento penieno, ricordo che numerosi strumenti di trazione fallica sono documentati ed approvati dalla Federal Drug Administration (FDA) che è la stessa organizzazione che ha dato all’umanità il vaccino antitetanico ed anti poliomielitico, gli antibiotici, il viagra, il cortisone, l’aspirina, l’insulina e tutti gli altri farmaci.
Per concludere, a tutti quelli che, pur dubitando, tentano la lunga e difficile via del PE, ricordo che spesso troveranno come maggiore ostacolo l’incredulità propria e degli altri che cercherà mediocremente di trattenerli a sè inducendoli con insistenza ad arrendersi proprio quando erano ad un passo dai primi risultati e dico, quotando un’italiano antico che, per me, vale assai più di S. Agostino:
“Non ti curar di lor, ma guarda e passa”
Buby